Formula 1

F1, Max Verstappen sbanca anche nelle qualifiche del Principato: l’olandese sfata il tabù del time-attack a Monaco

Pubblicato

il

“Bam!”, l’avete sentito il botto? È quello generato dalla Red Bull di Sergio Perez, schiantatosi contro le barriere di protezione di Sainte Devote nel Q1. “Bam!”, l’avete sentito quest’altro botto? È quello generato dagli attributi di Max Verstappen, che dopo essersi trovato in mutande durante il Q3, ha prepotentemente sbattuto sull’asfalto monegasco tutto il peso di una parte anatomica dal duplice senso figurato.

Nel caso dell’olandese, si parla di quello più nobile. Chi aveva sfiducia riguardo al potenziale della RB19 nelle stradine del Principato, non aveva fatto i conti con il fattore umano. Il Drink Team qui non sarà potenza egemone, ma dispone comunque del miglior pilota del mondo. Stavolta Super Max non ha potuto gestire o tenersi agio, viceversa ha dovuto tirare fuori il meglio di sé per issarsi davanti a tutti.

Un giro da urlo quello di Verstappen, quasi irreale. Nell’ultimo settore ha letteralmente strisciato contro i guard-rail per sfruttare ogni millimetro di pista e guadagnare qualsiasi millesimo di secondo potesse tornare utile alla sua causa. Missione compiuta, perché alfine ha battuto di 0”084 Fernando Alonso, convinto di aver fatto un miracolo. In effetti lo spagnolo lo ha compiuto, quel miracolo, ma c’è chi ne ha realizzato uno anche più eclatante.

F1, GP Monaco 2023. Quando il gioco si fa duro, la Ferrari non gioca…

Vale doppio la performance dell’olandese, soprattutto perché reduce da un primo time-attack opaco, a causa del quale ha rischiato addirittura di partire dalla seconda o terza fila. Nel box dell’Aston Martin stavano già festeggiando la pole position, quando hanno udito un tuono. Quello successivo al fulmine a ciel sereno proveniente dal rettilineo d’arrivo.

Fosse stata una partita a poker, Alonso avrebbe calato quattro assi e Verstappen risposto con una scala reale. Una scena da film. Domani la resa dei conti, oggi è stata “solo” una scaramuccia durante la quale, però, Max ha voluto sottolineare che se alla Red Bull dovesse mancare qualcosa, può sempre aggiungerlo lui. Con buona pace di chi ambisce a batterlo.

Foto: La Presse

Exit mobile version