Formula 1

F1, Toto Wolff: “Le novità di Imola non rivoluzioneranno la nostra stagione, saranno una base in vista del 2024”

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La stagione della Mercedes fino a questo momento ha assomigliato molto ad un lento trascinarsi verso Imola. La W14, come la sua edizione precedente dopotutto, ha ampiamente deluso le aspettative nelle prime cinque uscite stagionali e, di conseguenza, il team di Brackley ha deciso di portare una versione 2.0 della vettura proprio in concomitanza con il Gran Premio dell’Emilia Romagna. L’attesa è notevole, specialmente per Lewis Hamilton e George Russell, che da oltre un anno sono costretti a guidare una “Freccia d’argento” quanto mai “spuntata”.

Anche se attorno alla nuova W14 aleggiano grandi aspettative, il team principal della Mercedes, Toto Wolff, getta benzina sul fuoco: “Dobbiamo gestire le nostre aspettative, perché porteremo a Imola un pacchetto di aggiornamenti che consisterà in nuove parti di sospensioni, carrozzeria e altri dettagli. Ma, sinceramente, nei miei 15 anni di carriera in Formula 1 non ho mai visto introdurre qualcosa che, improvvisamente, sblocca mezzo secondo di prestazioni. Quindi, dubito fortemente che questo possa accadere a noi quest’anno”. (Fonte: Crash.net).

Il numero uno della Mercedes prosegue nella sua analisi della situazione:Quello che mi aspetto, però, è che svaniscano alcune variabili che ci portano a non capire la monoposto. Spero che si possa arrivare ad avere una base più stabile e che si possa vedere quale sia il punto di partenza e cosa si possa fare partendo da lì. Per questo motivo l’aggiornamento che stiamo portando ci aiuterà a definire la direzione da prendere per il prossimo anno e a comprendere le varie aree che riteniamo possano giocare un ruolo nel perché la vettura sia così complicata da guidare”.

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Nello specifico, cosa proporrà il team di Brackley sulla nuova W14?Siamo introducendo una nuova carrozzeria, un nuovo fondo e una nuova sospensione anteriore, il che è piuttosto importante. E’ un’operazione piuttosto ampia. Un grande intervento. Ci sarà da imparare molto e cercare correlazione dalle simulazioni virtuali, dove il nostro tempo sul giro è buono”.

Foto: LPS Florent Gooden

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