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Giro d’Italia 2023: Bondone, Coi, Giau, Tre Cime di Lavaredo e il tremendo Monte Lussari. Tutte le salite della terza settimana

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Primoz Roglic Giro d'Italia

Il Giro d’Italia 2023 non ha proposto un grande spettacolo nelle prime quindici tappe e così la classifica generale è nei fatti data esclusivamente dalle due cronometro disputate in apertura e chiusura della prima settimana. Al momento non conosciamo ancora quali sono i valori in montagna tra gli annunciati big della Corsa Rosa. Dopo il giorno di riposo, però, ci sarà davvero da divertirsi e i pretendenti alla conquista del Trofeo Senza Fine saranno chiamati a una sfilza di salite.

La terza settimana si aprirà martedì 23 maggio con la Sabbio Chiese-Monte Bondone: 203 km e 5200 metri di dislivello. Tappone decisamente impegnativo con Passo di Santa Barbara (12,7 km all’8,3%), Passo Bordala (4,5 km al 6,7%), Serrada (17,7 km al 5,5%) uno dietro l’altro prima dell’arrivo in quota al Monte Bondone: sono 21,4 km al 6,7%, ma attenzione a un tratto di sette chilometri all’8,2% nella parte finale, prima degli ultimi due chilometri relativamente semplici. Da prendere con le pinze la diciottesima tappa (giovedì 25 maggio): 161 km da Oderzo a Val di Zoldo, con la Forcella Cibiana a 36 km dal traguardo (9,6 km al 7,8%, gli ultimi 5 km al 9,3%), seguita dal Coi (5,8 km al 9,7%) e dall’arrivo in quota a Val di Zoldo (2,7 km al 6,4% dopo una discesa di un paio di chilometri).

Giro d’Italia 2023, in due settimane non è successo nulla! Classifica data solo dalle cronometro

La tappa regina è la diciannovesima, in programma venerdì 26 maggio: 183 km da Longarone alle Tre Cime di Lavaredo, per 5400 metri di dislivello. Giornata per cuori forti con tre GPM di prima categoria e due di seconda, senza un attimo di sosta: si parte con il Passo Campolongo (3,9 km al 7%), poi il Passo Valparola (14,1 km al 5,6%), il Passo Giau (9,9 km al 9,3%), il Passo Tre Croci (7,9 km al 7,2%) e l’arrivo in cima alle Tre Cime di Lavaredo (7,2 km al 7,6% con gli ultimi 4 km all’11,7%). Per tre volte si andrà oltre i 2000 metri di altitudine: 2.196 al Valparola, 2.236 al Giau, 2.304 alla Tre Cime (che sarà anche Cima Coppi).

Il giorno successivo ci sarà la cronoscalata da Tarvisio all’inedito Monte Lussari: primi 10,8 pianeggianti e poi la salita di 7,3 km al 12,1% di pendenza media, ma con i primi 5 km addirittura al 15,3% con punte del 22%. Al termine della terza prova contro il tempo conosceremo il vincitore del Giro d’Italia 2023, visto che il giorno seguente è prevista la semplice passerella a Roma.

Foto: Lapresse

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