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Ciclismo
Giro d’Italia 2023: cadute per Roglic ed Evenepoel! Perché entrambi si sono salvati
È un po’ un cliché dei Grandi Giri, ma anche oggi, in una tappa sulla carta innocua e poco impegnativa, al Giro d’Italia è successo di tutto, rischiando di spostare gli equilibri anche in ottica classifica generale. La grande protagonista? La pioggia battente che ha accompagnato i corridori lungo tutta la giornata, rendendo scivoloso e pericoloso il fondo stradale.
Il primo grande colpo di scena è arrivato a soli 20 km dalla partenza quando le immagini hanno mostrato il Campione del Mondo Remco Evenepoel a terra a bordo strada. La dinamica della caduta è di quelle che assurde, pur non essendo la prima volta che accade: un cane, forse spaventato dal passaggio del gruppo, ha iniziato a correre colpendo Davide Ballerini e causando la caduta anche del capitano, fortunatamente rimessosi in sella poco dopo.
Il concitatissimo finale ha riservato altre due sorprese: prima ai -7 km quando la caduta di Kaden Groves in una curva ha causato quella di Primoz Roglic, costretto a frenare in anticipo; poi ai -2,5 km quando Evenepoel si è trovato ancora una volta a terra, colpito da due corridori della Trek, mentre lui era colpevolmente distratto a guardarsi alle spalle.
Insomma, un vero e proprio disastro. Ai fini della classifica non è però cambiato nulla e questo a causa della cosiddetta “regola dei 3 km”. Nelle tappe in cui è prevista una volata infatti, i tempi di arrivo dei corridori vengono “neutralizzati” ai -3 dal traguardo in caso di incidenti, cadute e problemi meccanici. Di fatto quindi, la caduta di Evenepoel (che ha per giunta finito per rallentare anche Roglic), non ha influito sulla sua classifica. Ad entrambi i corridori, così come tutti quelli coinvolti nell’incidente, è stato assegnato il tempo del gruppo di testa. La Maglia Rosa rimane dunque sulla spalle di Andreas Leknessund, con 28” di vantaggio su Evenepoel e 1’12” su Primoz Roglic.
Foto: LaPresse