Ciclismo
Giro d’Italia 2023, chi è Ben Healy. L’irlandese che aveva sfidato Pogacar all’Amstel e che sogna di emulare Stephen Roche
L’ottava tappa del Giro d’Italia 2023 è stata vinta da Ben Healy, corridore della EF Education EasyPost. Uno dei più lesti a trovare la fuga di giornata nonostante un gruppo in continuo inseguimento, ha salutato la concorrenza sulla prima asperità di giornata, iniziando un assolo di 50 km che gli ha fruttato la prima vittoria in un Grande Giro, la quinta nella sua carriera da professionista.
Il nome di Ben Healy è uno di quelli che quest’anno gli appassionati di ciclismo hanno iniziato a conoscere e sentire sempre più spesso. Irlandese nato in Inghilterra, a Kingswinford, l’11 settembre del 2000, è senza dubbio una delle grandi promesse delle due ruote, nonché una delle sorprese più importanti di questa stagione.
I risultati di Healy in questo 2023 sono da corridore di altissimo profilo. Da marzo in poi per lui ci sono una vittoria alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali, lo splendido successo a Larciano nel GP Industria & Artigianato e soprattutto una “Campagna delle Ardenne” che l’ha portato su una dimensione del tutto nuova.
Secondo posto alla Freccia del Brabante, battuto solo da Dorian Godon ed in cui ha forse pagato i troppi scatti e la troppa generosità. Poi forse la corsa che l’ha realmente fatto conoscere al grande pubblico: alla Amstel Gold Race, l’irlandese prima subisce l’accelerazione di Tadej Pogacar, poi riprende e supera Tom Pidcock per lanciarsi all’inseguimento dello sloveno. La rincorsa non andrà a buon fine ma il secondo posto alle spalle di un fenomeno come Pogacar ha messo definitivamente Healy sulla mappa dei grandi corridori, ed il quarto posto alla Liegi-Bastogne-Liegi è l’ultima conferma.
Arrivava a questo Giro per fare la prima esperienza in un Grande Giro, per testarsi in un impegno diverso da quello a cui era abituato. L’esperimento si può già considerare riuscito e la superiorità mostrata sui compagni di fuga conferma che Healy è un corridore di un livello superiore. Ne sentiremo ancora parlare, magari già nelle prossime settimane.
Foto: LaPresse