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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, cronometro da applausi per Damiano Caruso. Sulle Alpi può sognare in grande

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Damiano Caruso

Damiano Caruso si è reso protagonista di una baldanzosa cronometro al Giro d’Italia 2023. La seconda prova contro il tempo poteva essere indigesta al coriaceo siciliano, che invece si è ben difeso in uno sforzo sempre estremamente complesso e di difficile interpretazione. L’alfiere della Bahrain-Victorious ha chiuso in decima posizione, pagando soltanto 42 secondi di ritardo da Remco Evenepoel dopo 35 km completamente pianeggianti e su asfalto bagnato.

Il 35enne, già secondo nella Corsa Rosa di due anni fa, ha compiuto un evidente passo in avanti rispetto alla sfida contro le lancette di otto giorni fa: lungo i 19,6 km tra Fossacesia Marina e Ortona, infatti, rimediò addirittura 1’28” di ritardo dal fuoriclasse belga. L’azzurro è in evidente crescita di forma, come aveva già fatto intuire nella frazione di ieri sui muri marchigiani, con lo strappo esigente de I Cappuccini che sulla carta non era congeniale alle sue caratteristiche.

Una cronometro da applausi per il miglior italiano in classifica generale, la nostra miglior carta nelle grandi corse a tappe dopo l’epopea di Vincenzo Nibali, l’unico in grado di trascinare un Bel Paese che nei fatti non c’è quando si tratta di fare graduatoria negli eventi di riferimento. Damiano Caruso si trova ora in ottava posizione a 2’13” da Evenepoel, 1’28” da Thomas, 1’26” da Roglic, 1’23” da Geoghegan Hart, 1’06” da Almeida.

Lasciate alle spalle le due cronometro, a questo punto il percorso sorride sulla carta all’azzurro, che sulle Alpi potrà cercare attacchi e azioni per smuovere la situazione e provare a inseguire una top-5 non così impossibile e surreale. Sognando anche qualcosa in più, se in montagna avrà davvero la gamba dei giorni migliori, magari quella che due anni fa gli permise di chiudere in seconda piazza alle spalle dell’allora fenomenale Egan Bernal.

Sulle Alpi ci sarà da divertirsi e potrebbe davvero sferrare l’attacco: le frazioni di Crans Montana (venerdì 19 maggio), la non trascurabile prova di Bergamo (domenica 21 maggio), la giornata della Val di Zoldo (giovedì 25 maggio) e soprattutto il tappone delle Tre Cime di Lavaredo (26 maggio, ma resta l’incognita neve) si preannunciano scoppiettanti. Prima della crono-scalata sul Monte Lussari…

Foto: Lapresse

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