Giro d’Italia, Damiano Caruso ammette: “Se Arensman e De Plus tirano così, dove vai? È impossibile attaccare”

Settimo al traguardo, nel gruppetto di Joao Almeida, in festa per il compagno di squadra Santiago Buitrago, in trionfo sulle Tre Cime di Lavaredo, ma soprattutto quarto in classifica generale. Ottima giornata per Damiano Caruso che può assolutamente essere contento al termine della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2023. 

Le parole del siciliano ad InBici: “Lo avevo detto, non mi arrendo. Sapevo che il discorso podio era chiuso, ma il quarto posto non lo regalo. Perché per me è un buon risultato e penso anche per gli italiani”.

E ancora: “Giornata più che soddisfacente per il mio team. Domani andiamo a fare quest’ultima cronoscalata, verrà fuori sicuramente un’altra bellissima gara con un finale incerto tra i primi tre della classifica generale ed io difenderò il mio quarto posto”.

Tornando alla tappa: “Il Giau non è stato affrontato con un un grandissimo ritmo. Su quest’ultima salita siamo andati tutti al limite perché oltre alle pendenze la quota fa il suo gioco. È venuto uno spettacolo totale sia tra la fuga che per gli uomini di classifica. Sull’ultima ascesa avevo buone sensazioni, poi quando è partito Roglic chiaramente non potevo seguirlo, ma ho visto che il mio passo era buono, riuscivo a tornare sotto, dietro non avevo nessuno e quindi finalmente è arrivata una giornata buona anche per me”. 

La differenza dal podio di due anni fa: “Quest’anno il parterre era di primo ordine, davanti e dietro di me ci sono tutti ottimi corridori e mi soddisfa a pieno”. 

Lo squadrone Ineos Grenadiers: “Uno vuole attaccare, ma con il passo che fanno De Plus ed Arensman dove vai? È già tanto se non ti staccano loro. Viene penalizzato un po’ lo spettacolo, ma fa parte del gioco”. 

Il favorito per il successo: “Non lo so, dipende da domani. Qualcuno può ancora pagare lo sforzo di oggi. Thomas mi sembra abbastanza in controllo”. 

Foto: Lapresse