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Giro d’Italia 2023, Filippo Zana: “Sarò al servizio di Dunbar. Sogno un successo di tappa”

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Filippo Zana

Il campione italiano Filippo Zana ha da poco finito il Giro di Romandia, ultima gara di preparazione in vista del grande appuntamento di stagione: il Giro d’Italia. Il classe 1999 e portacolori del Team Jayco AlUla partirà mercoledì per l’Abruzzo dove scatterà la Corsa Rosa il 6 maggio con una crono inaugurale: “Sto bene, penso di essermi allenato bene e di aver fatto un buon avvicinamento al Giro. Ci presenteremo con una buona squadra e quindi penso che possiamo fare una buona corsa. Dovrò essere di supporto alla squadra e in qualche tappa avrò carta bianca. Vedremo come andrà“.

Filippo, come stai?

“Bene grazie”. 

Fin qui non hai ottenuto risultati di spicco nel 2023: qualcosa non ha funzionato?

“Ad inizio anno ho fatto un po’ di fatica e ho cominciato a stare meglio alle Strade Bianche, anche se al Catalunya ho fatto una prestazione un po’ sottotono. Il grande obiettivo è il Giro e per prepararlo al meglio sono stato tre settimane in altura prima di fare il Giro di Romandia”. 

In vista della Corsa Rosa a che punto pensi di essere con la condizione?

“Penso di avere una buona condizione, speriamo di riuscire a fare un bel Giro”. 

Al Giro d’Italia parti per provare a fare classifica? 

“No, ci sarà Dunbar per la classifica e io darò una mano a lui”.

Ti piace il percorso? Hai avuto modo di fare qualche ricognizione?

“Sì, è la corsa più bella dell’anno. Non ho fatto nessuna ricognizione perché non c’erano molte tappe vicino a casa. Conosco però la tappa del Monte Bondone e quella delle Tre Cime di Lavaredo in programma l’ultima settimana di corsa”. 

Come ti trovi alla Jayco AlUla?

“Mi trovo veramente bene, sia con i corridori che con lo staff. Adesso bisogna ripagare la fiducia che mi è stata data”.

Qui hai trovato tre italiani: Kevin Col­leo­ni, Matteo Sobrero e Alessandro De Marchi. Hai legato maggiormente con loro o anche con altri compagni?

“Con loro ho legato maggiormente, anche la lingua aiuta, è più facile comunicare. Devo dire però che abbiamo creato un bel gruppo nei vari ritiri e di questo sono molto contento”. 

Il passaggio da una Professional a una World Tour è stato complicato per te? Come sta andando?

“In una World Tour è tutto più organizzato ma ci sono dei ruoli da rispettare. Io mi sono trovato subito bene, mi sto ancora ambientando, ma sono felice”. 

Sarai felice a fine Giro se avrai ottenuto quale obiettivo?

“Non mi pongo degli obiettivi precisi, l’importante sarà supportare al meglio la squadra e poi se dovesse arrivare qualche successo personale ancora meglio”. 

In estate ti vedremo a difendere il titolo di campione d’Italia?

“Non so ancora come sarà il mio programma dopo il Giro d’Italia, ma quasi sicuramente ci sarò”. 

Qual è il sogno nel cassetto?

“Ad oggi direi vincere una tappa al Giro”. 

Foto: Sprintcycling

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