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Ciclismo
Giro d’Italia 2023, Garzelli: “Roglic macchinoso, sul Monte Lussari si possono perdere 2′. E Caruso…”
A conclusione della sedicesima frazione del Giro d’Italia 2023, quella con arrivo sul Monte Bondone e vinta dal portoghese Joao Almeida, abbiamo raggiunto telefonicamente Stefano Garzelli, impegnato alla Corsa Rosa come voce tecnica della RAI: “Mi aspettavo questa risposta da Almeida. E’ stata una tappa con i big protagonisti che si sono giocati la vittoria. Almeida, Thomas e Roglic sono i favoriti e hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri ancora in corsa. Joao ha avuto una crescita costante in questi ultimi due anni. E’ maturato tanto sia fisicamente che mentalmente e sarà un osso duro per Thomas e Roglic, proprio quest’ultimo ieri ha avuto una giornata storta. Però quello di ieri è un risultato da prendere con le pinze perchè il secondo giorno di riposo può dare fastidio a qualcuno. Roglic nel complesso è riuscito a salvare la giornata“.
Per Almeida allenarsi con Pogacar può aver contribuito a compiere l’ultimo step?
“Penso di sì, allenarsi con un campione come Pogacar aiuta. Almeida è un ragazzo giovane che ha dimostrato di avere un grande talento e sa gestire le situazioni”.
Chi è il tuo favorito e quale scenario tattico ti aspetti nelle prossime tappe?
“Bella domanda. Al momento penso Roglic, anche se, per come pedalava ieri, lo sloveno mi è sembrato un po’ quello della prima cronometro, molto macchinoso. Penso che il giorno di riposo abbia dato fastidio a Primoz, ma nel finale si è difeso bene ed è riuscito a recuperare qualche secondo. La cronoscalata del Lussari è tostissima, ho fatto la ricognizione ed è davvero impegnativa. Il Giro a parer mio si deciderà lì”.
La cronoscalata del Lussari per te che distacchi può fare?
“Chi va in crisi può prendere anche 2′. Non è una crono adatta alle caratteristiche di Thomas e Roglic, vedo come favorito Almeida che è un corridore più leggero”.
Thomas può battere il record di anzianità di Fiorenzo Magni?
“Non sarà semplice. Ieri è andato molto bene ma – parlo della mia esperienza personale – dopo i 35 anni il recupero durante la terza settimana non è lo stesso come quando si hanno 25/26 anni. Giovedì capiremo qualcosa in più, al momento è presto per tirare delle conclusioni, è un Giro apertissimo e diventerà molto interessante”.
Ti aspettavi di più da Damiano Caruso?
“No, è stato bravo. Si è staccato presto e ha perso solo 1’15” e il carattere che ha avuto nel fare la volata con il gruppetto è sintomo che sta bene e che aveva ancora le energie. E’ quarto con un distacco di 2’50” dal leader, ma il podio può essere alla sua portata, credo che proverà ad attaccare nei prossimi giorni. UAE, Jumbo e Ineos hanno squadre molto attrezzate, ma può succedere di tutto”.
Zana per te meriterebbe più considerazione?
“Filippo sta facendo un grande Giro, quindi sì. Nelle prossime tappe sarà una pedina fondamentale per Eddie Dunbar”.
Ti aspettavi un Milan così continuo sulle tre settimane? È andato anche in fuga per prendere i punti al traguardo volante…
“E’ bello vederlo così, fa bene a tutto il movimento e oggi ha l’occasione di vincere vicino a casa sua. Milan ha un potenziale enorme. In Italia abbiamo uno dei velocisti più forti al mondo, deve solo migliorare un po’ il livello di stile nelle volate. Sono piccoli dettagli, non facilissimi da correggere vista anche la sua altezza, ma sono sicuro che ci regalerà ancora tante emozioni. Jonathan può dire la sua anche nelle Classiche. Una su tutte? Secondo me la Milano-Sanremo”.
Foto: Lapresse