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Giro d’Italia 2023, Geraint Thomas: “Perdere così è durissima, magari andrò alla Vuelta”

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Geraint Thomas

Il ciclismo sa essere crudele ed il Giro d’Italia di Geraint Thomas ne è testimonianza diretta. Il gallese ha affrontato tre settimane da campione, gestendo al meglio le energie, senza mai perdere la calma ed il controllo. Otto giorni in Maglia Rosa prima della cronoscalata del Monte Lussari che l0ha visto soccombere ad un Roglic inarrestabile. Un secondo posto finale che vale tantissimo, ma che non può non deludere il gallese.

Queste le parole a fine Giro rilasciate a Cycling Pro Net: “Non è il risultato che volevo ma di certo se mi avessero detto che sarei arrivato secondo anche solo pochi mesi fa avrei firmato senza pensarci. Sono rimasto fiducioso fino alla fine, soprattutto grazie ai miei compagni che mi hanno supportato al meglio. Guidare la classifica per tanti giorni e perderla all’ultima tappa è dura, ma tutto sommato sono contento di come ho corso”.

“Ho sempre creduto di poter continuare a migliorare – ha continuato Thomas – molti hanno dubitato di me ma questo mi ha sempre dato solo motivazioni extra. Stavolta ci sono andato vicino, purtroppo sono arrivato distrutto al finale durissimo della crono. Alla fine credo comunque di poter essere orgoglioso”.

Sui progetti futuri: “Non so come continuerà la mia stagione, al momento voglio riposare. Certo, alla Vuelta sono andato una volta sola e non è stata un’esperienza piacevole quindi potrebbe essere interessante andare di nuovo. I Mondiali sono in Gran Bretagna quindi per me saranno un obiettivo importante”.

Per soli 14” al capitano della INEOS è sfuggita una vittoria che l’avrebbe fatto diventare il più anziano trionfatore al Giro: “Solitamente non penso all’età che ho però quando ho compiuto gli anni durante la corsa ho pensato ’37 anni non sono pochi’. Amo andare in bici, amo allenarmi e stare con i miei compagni di squadra. Direi che questo e l’amore per la competizione sono quelli che mi tengono giovane. Finché è così, continuerò a correre”.

Foto: LaPresse

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