Ciclismo
Giro d’Italia 2023, Giada Borgato: “Caruso pedala bene. Corridori fermati per Covid? C’è un motivo”
Una gara vista da dentro per la prima volta in carriera. Sta vivendo un’esperienza davvero importante Giada Borgato, al momento impegnata al Giro D’Italia 2023 sulla moto cronaca della RAI. L’ex ciclista è stata ospite dell’ultima puntata di Sport2day speciale ciclismo, trasmissione condotta da Francesca Cazzaniga in onda su Sport2u, la Web TV di OA Sport.
In prima battuta Borgato ha raccontato qualche in dettaglio in più circa il suo lavoro che, tappa dopo tappa, le sta consentendo di vivere il Giro da un punto di vista completamente diverso: “Mi sto divertendo malgrado il tempo birichino; è un ruolo nuovo, sono contenta, è una posizione privilegiata, si riesce a vedere la corsa da dentro notando dei particolari che da casa non si vedono. Sei proprio dentro la corsa, ci sono dei giorni in cui sono stata in fuga, altri in coda”.
Una grande opportunità per Giada, diventata la prima donna impegnata in moto cronaca della storia della RAI, per volere dell’ex Direttrice di RAI Sport Alessandra Di Stefano:” Mi ha chiesto se fossi interessata ad avere il ruolo di moto cronaca, dicendomi che avere un’ottica femminile sarebbe stato interessante, ne aveva discusso con Alessandro Fabbretti. Una prima prova l’abbiamo fatta alla Milano-Sanremo, in questo ruolo devi fidarti ciecamente del tuo pilota. Lì è andata bene e abbiamo dato il via libera. Io sono sempre andata in moto da ragazzina. Sono sempre rilassata in corsa, non ho paura. Le condizioni meteo sono state cattive ma io sono riparata e ben coperta. I ragazzi invece poverini se la prendono tutta la pioggia, va peggio a loro”.
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Successivamente Borgato ha parlato della tappa che in questo momento l’ha più colpita: “Quella di Napoli è stata spettacolare soprattutto per i paesaggi, dalle salite si è aperta una visuale sul mare davvero incredibile, lì i corridoi poi sono andati molto forte. A Campo Imperatore mi aspettavo qualcosa in più, ma c’era tanto tanto vento. Chi provava ad attaccare rischiava di perdere energie, chi stava a ruota neanche pedalava. Anche la INEOS che è la più attrezzata avrebbe usato i suoi uomini per niente, a ruota si stava bene quindi in vista della crono successiva era rischioso”.
Un Giro D’Italia un po’ complicato fino a questo momento: “Giro difficile per il meteo, anche se a volte non servono le grandi salite per fare un bello spettacolo. Al momento è stato un Giro di attesa, sono contate molto le due cronometro, lo show probabilmente è arriverà da ora in poi”.
Non poteva ovviamente come argomento anche Remco Evenepoel e il controverso caso legato al Covid-19: “All’interno delle squadre è vero che non esistono regolamenti particolari, però ci sono ancora dei parametri da osservare per salvaguardare la salute dei corridoi. I team continuano a fare i tamponi ai ragazzi. Probabilmente Evenepoel era giorni che non stava bene e hanno voluto testarlo per assicurarsi non si trattasse di Covid. Le squadre sono spaventate per i problemi che a lungo termini può dare il virus. Quando un corridore ha il Covid deve fare di nuovo l’elettrocardiogramma, è una scelta che si fa come tutela. Lo hanno fermato per salvaguardarlo, stava veramente male. Esistono dei protocolli interni. Potrebbero gareggiare se fossero asintomatici, ma le squadre non corrono questo rischio“.
Borgato ha poi fornito una panoramica sui prossimi appuntamenti della corsa che, come sappiamo, riparte oggi con la sua seconda settimana: “Dovrebbe esserci almeno tre tappe in cui si giocherà con velocisti e fughe, poi a Crans Montana vedremo gli uomini di classifica. Si ripartirà con la maglia rosa di Thomas, sarà strano anche per lui ma sarà anche difficile anche toglierla, ritengo sia un grande corridore, è venuto ben preparato qui al Giro, ad inizio lo davo anche per favorito dispetto a Geoghegan Hart. Loro possono mettere in difficoltà Roglic che sta venendo fuori. Ad inizio Giro davo lo sloveno per favorito, ma anche la sua squadra avuto molte sostituzioni. A causa dei nuovi arrivi il Giro è partito molto tranquillo ma potrebbero crescere le new entry nella terza settimana. INEOS ne ha cinque nei primi quindici, bisogna capire anche come muoverli tutti questi atleti. Diventerà interessante”.
In ultimo l’ex atleta ha parlato degli italiani impegnati al Giro: “Mi aspetto che vadano all’attacco nelle prossime tappe, devono buttarsi! Damiano Caruso l’ho seguito nell’ultima tappa e ha fatto un’ottima prova, montava su un rapportone impressionante, un sessanta. Damiano girava bene, ha fatto una bella crono, in linea con i suoi standard, ma è messo bene in classifica, penso crescerà nel corso della gare“.
LA VIDEO INTERVISTA A GIADA BORGATO
Foto: LaPresse