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Giro d’Italia 2023: i cacciatori di tappe. Mads Pedersen con tante chance, Covi ci riprova. Curiosità per Healy

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-4 alla grande partenza del Giro d’Italia 2023 da Fossacesia Marina, in Abruzzo. Una festa popolare itinerante che ci accompagnerà per 21 giorni portando spettacolo lungo tutta la penisola. A rendere imperdibile questa edizione, oltre ai grandi protagonisti che battaglieranno per la generale, anche una nutrita colonia di cosiddetti “cacciatori di tappe”, corridori in grado di mettere nel mirino più di una frazione in cui giocarsi le proprie chance.

Il più atteso è senza dubbio Mads Pedersen. Il danese, Campione del Mondo nel 2019, viene da una Campagna del Nord esaltante, in cui è spesso stato il migliore tra “gli umani”, alle spalle dei vari Van der Poel, Van Aert e Pogacar, che spesso umani non sono sembrati. L’assenza per Covid di Giulio Ciccone gli permette di avere una Trek tutta per lui. Dopo le vittorie al Tour ed alla Vuelta del 2022 ha l’opportunità di andare a segno in tre Grandi Giri consecutivi: potrà provarci tanto in volata quanto con azioni da finisseur o di forza in tappe con finali più impegnativi.

Il suo rivale principale, soprattutto per caratteristiche, potrebbe essere Michael Matthews. L’australiano ha almeno tre frazioni da segnare col circoletto rosso, ma in ognuna di queste dovrà probabilmente vedersela proprio col danese, oltre che con tanti altri candidati. Tra questi un altro danese come Magnus Cort ma anche l’italiano Alberto Bettiol.

Tappe diverse da tenere d’occhio, ma ambizioni simili, per Alessandro Covi. Il corridore di Taino vorrà dare continuità alla splendida vittoria dello scorso anno sulla Marmolada, cercando magari azioni simili a quella, quindi in fuga da lontano, o con attacchi più a corto raggio su terreni duri, comunque nelle sue corde. Molto dipenderà anche dalla situazione di forma e di classifica di Joao Almeida: se il portoghese non dovesse avere bisogno del supporto di tutti i suoi compagni attenzione anche a Diego Ulissi.

Thibaut Pinot ha lasciato intendere che potrebbe non curare la classifica ed andare invece a caccia di tappe. Per lui c’è l’imbarazzo della scelta, l’importante sarà scegliere con attenzione le frazioni ed i percorsi in cui il gruppo potrebbe lasciar andare fuggitivi o attaccanti da lontano. Lo stesso vale anche per il connazionale Warren Barguil, per il solito Lennard Kämna e per una delle grandi sorprese della stagione, l’irlandese Ben Healy. Tra i nomi interessanti in ottica vittorie di tappe menzioniamo anche il francese Victor Lafay, lo spagnolo Oscar Rodriguez e gli italiani Andrea Vendrame e Samuele Zoccarato.

Foto: LaPresse

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