Ciclismo

Giro d’Italia 2023: i promossi e bocciati della cronometro. Evenepoel non domina, Geoghegan Hart stupisce

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La cronometro di 35 km da Savignano sul Rubicone a Cesena, arrivata al giorno numero 9 del Giro d’Italia 2023, ha dato i suoi verdetti. La prova contro il tempo più lunga di questa edizione ha raccontato di un Giro ancora apertissimo, tutt’altro che deciso e che ci riserverà nelle prossime settimane ancora battaglia, sorprese e colpi di scena.

Per sua natura, la cronometro tende a mettere a nudo reali condizioni, qualità e scelta tattiche di ogni corridore e ci lascia dunque moltissimi elementi per poter analizzare le prestazioni e forse anche le ambizioni degli atleti. Andiamo dunque a ripercorrere quanto accaduto oggi, distinguendo i corridori tra “promossi” e “bocciati”, per poi entrare maggiormente nel dettaglio.

PROMOSSI

Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers): il britannico è forse la sorpresa della prima settimana. Nessuno si stupisce di una posizione di classifica che gli permette ancora di lottare per la vittoria finale, ma in pochi potevano aspettarsi un quarto ed un terzo posto nelle due cronometro. Anche oggi è stato perfetto: parte controllato per poi spingere al massimo nella parte finale. Finisce terzo a soli 2” da Evenepoel e può esultare.

Geraint Thomas (INEOS Grenadiers): per il gallese vale quanto detto per il suo compagno, ma di certo le sue quotazioni nelle prove contro il tempo erano già molto alte prima del Giro. Oggi per lui arriva il quarto posto d’onore in una cronometro della Corsa Rosa ma mai come oggi la sua enorme classe è venuta fuori. Per la vittoria finale bisognerà fare i conti con lui.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): in questo momento della carriera, la sua qualità nell’esercizio della cronometro non è quella dei giorni migliori. All’ultima Tirreno-Adriatico è stato 12° su 11,5 km, alla Vuelta dello scorso anno Evenepoel gli diede 48” su 30 km. Dunque il sesto posto a soli 17” dal belga non possono che risultare come una vittoria per lui. Perfetta la gestione con una prima parte molto lenta, ma miglior tempo in assoluto tra T2 e T3.

Damiano Caruso (Bahrain Victorious): una delle migliori prestazioni a cronometro della carriera del siciliano. Le sue doti nelle prove contro il tempo sono note, ma mai prima di oggi era riuscito a stare così vicino ai migliori su un percorso così lungo e del tutto pianeggiante. Perde 42” chiudendo al decimo posto, distacco può farlo sognare in ottica classifica.

BOCCIATI

Remco Evenepoel (Soudal QuickStep): bisogna subito fare una piccola specificazione. Stiamo parlando di un 23enne al suo terzo Grande Giro in carriera che viene dalla vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi, che oggi ha centrato la seconda vittoria in questa edizione della Corsa Rosa, riprendendo la leadership della classifica. Detto questo, è sotto gli occhi di tutti come il belga sperasse di guadagnare di più sui rivali. L’impressione è che sia in calo di forma e la gestione errata dello sforzo lo conferma.

Joao Almeida (UAE Emirates): in un ciclismo in cui tutti i grandi uomini di classifica vanno fortissimo a cronometro, lui è sempre stato considerato tra i migliori sul passo ed in questo tipo di prove. Oggi invece è l’unico a non approfittare del passaggio a vuoto di Evenepoel, perdendo 1 secondo a km, chiudendo con 35” di ritardo. In classifica è ancora vicino, ma l’impressione è che difficilmente può attaccare chi gli è davanti.

Jack Haig, Santiago Buitrago (Bahrain Victorious): la tappa di ieri aveva dato degli indizi, ma la cronometro di oggi non lascia spazio ad interpretazioni: il capitano del team Bahrain sarà Damiano Caruso. Haig perde 1’45”, Buitrago addirittura 2’41”, sprofondando in classifica. Le prove contro il tempo rimangono un punto debole insuperabile per le loro ambizioni per ora.

Foto: LaPresse

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