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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, il problema di Jonathan Milan: perde troppo nelle curve prima dell’arrivo. Ma la rimonta è poderosa!

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Alberto Dainese

Ancora una volta pochi centimetri a dividere Jonathan Milan dalla seconda vittoria di tappa in questo Giro d’Italia 2023. Anche nella diciassettesima frazione, in quel di Caorle, il gigante della Bahrain-Victorious ha sfiorato il successo, dovendosi accontentare però della quarta volta della piazza d’onore.

Milan si è dimostrato di gran lunga lo sprinter più forte in questa Corsa Rosa e legittimerà, al netto dei ritiri di Mads Pedersen e Kaden Groves, tutto ciò con la Maglia Ciclamino che porterà fino a Roma.

Nonostante le sue qualità eccezionali, il campione olimpico di Tokyo con il quartetto non è riuscito ad ottenere delle vittorie che, viste le dimostrazioni di forza, apparivano quasi scontate. L’azzurro non è stato aiutato al meglio dalla propria compagine (l’unico al servizio uno spettacolare Andrea Pasqualon) e si è ritrovato spesso e volentieri a dover rimontare più di dieci posizioni nel rettilineo finale.

Il posizionamento e le curve il problema principale di Milan, che ha bisogno di un vero e proprio treno (di quelli visti ad esempio per Mario Cipollini ed Alessandro Petacchi nei primi anni 2000). Con la sua progressione devastante negli ultimi 250 metri, partendo da davanti l’azzurro appare praticamente imbattibile per ciò che abbiamo visto in questo Giro.

Foto: Lapresse

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