Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2023, le condizioni erano davvero estreme? Temperatura di 5° e pioggerella…

Pubblicato

il

Primoz Roglic pioggia Giro

Il Giro d’Italia 2023 sta vivendo uno dei momenti più bui della sua storia recente. Gli organizzatori sono stati costretti a stravolgere la tredicesima tappa sotto la spinta di alcuni corridori, i quali hanno manifestato preoccupazioni per condizioni meteo ritenute pericolose. L’attesissima frazione alpina che proponeva Gran San Bernardo, Croix de Coeur e l’arrivo in quota a Crans Montana è stata mutilata: tagliati 125 km, non si affronterà la prima ascesa prevista dal programma originario, si partirà direttamente alla base della Croix de Coeur alle ore 15.00 per un totale di 74,6 km e soltanto 2900 metri di dislivello contro i 4400 originari.

Il direttore di gara Mauro Vegni è riuscito a trovare un compromesso, tagliando sì la prima parte del percorso ma lasciando la tanto temuta seconda salita di giornata, quella che alcuni ciclisti non volevano percorrere (soltanto per la situazione climatica o anche per la sua difficoltà?). Il comunicato recitava: “Date le avverse condizioni meteorologiche, specie sul versante italiano, la Commissione ha deciso di venire incontro alle richieste degli atleti applicando il Protocollo Weather Extreme. La tappa 13 sarà accorciata con il nuovo km 0 fissato a Le Chable, ai piedi della Croix de Couer. La parte finale della tappa rimane invariata. La gara seguirà l’orario originale”.

Giro d’Italia 2023: corridori o mammole? Hanno strappato l’anima secolare del ciclismo

“Weather Extreme” che poi non si è rivelato tale. Le condizioni meteo non erano così estreme. Silvia Tagliaferri, giornalista Rai, si è recata sul Gran San Bernardo e le immagini parlavano chiaro: timidissima pioggerellina e temperature che si aggirava attorno ai 5-6 °C. Tutt’altro che impossibile. A La Chable, dove la tappa prenderà effettivamente il via dopo la cancellazione dei primi 125 km, pioviggina e gli atleti dovranno fare i conti con l’acqua, ma nulla di così clamoroso. La discesa è ritenuta pericolosa a causa di un manto stradale giudicato non ottimale. A Crans Montana, dove è posto il traguardo, non piove e le condizioni sono ideali (buona parte del pubblico indossa semplici felpe).

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità