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Ciclismo
Giro d’Italia 2023: le possibili sorprese. Caruso mina vagante, occhio a Buitrago e Healy
Due netti favoriti, diversi outsiders di lusso, ma spesso al Giro d’Italia anche le sorprese possono far saltare il banco (lo abbiamo visto con Geoghegan Hart e Carapaz nelle passate stagioni).
Lo mettiamo tra le sorprese, ma è ormai una certezza il nostro Damiano Caruso: l’azzurro sarà il capitano di una Bahrain-Victorious arrembante. Lui il podio l’ha già trovato, ma ha tutte le carte in regola per riprovarci. Nella stessa squadra anche uno spesso incostante Jack Haig e, soprattutto, Santiago Buitrago: il giovane colombiano ha vinto una tappa l’anno scorso e probabilmente farà classifica, con il sogno di giocarsi piazzamenti di lusso nelle tappe di montagna.
Altra squadra attrezzatissima è la EF Education-EasyPost: Rigoberto Uran per l’esperienza, Hugh Carthy ormai una sicurezza in salita e anche quel Ben Healy che in primavera ha dato spettacolo. L’irlandese, secondo all’Amstel Gold Race dietro Pogacar, vuole testarsi in un grande giro: va forte anche a cronometro, vedremo la sua tenuta sulle tre settimane.
Bora-hansgrohe tutta per Aleksandr Vlasov, ma Lennard Kämna ha dimostrato di potersi difendere al meglio in salita e a cronometro ne ha per rivaleggiare con i big. Può puntare alla top-10.
Ultima stagione della carriera per Thibaut Pinot (Groupama – FDJ): il transalpino al Romandia ha dato spettacolo e può davvero giocarsi qualcosa d’importante.
Foto: Lapresse