Ciclismo
Giro d’Italia 2023: l’età un fattore determinante per Joao Almeida? Molto più giovane di Thomas e Roglic
L’esperienza data da una carta anagrafica un po’ ingiallita oppure la teorica esplosività offerta dalla linea verde riportata sul proprio passaporto? L’eterno dilemma in ambito sportivo. L’età potrebbe rivelarsi un fattore determinata al Giro d’Italia 2023, dove i tre uomini in lotta per la conquista del Trofeo Senza Fine appartengono a classi decisamente diverse tra loro.
Geraint Thomas, che oggi ha riconquistato la maglia rosa sul Monte Bondone, spegnerà 37 candeline tra un paio di giorni; il portoghese Joao Almeida, che ha battuto il britannico allo sprint in salita e che si trova a 18 secondi di ritardo, ha soltanto 24 anni (5 agosto 1998); lo sloveno Primoz Roglic, che oggi ha sofferto in quota ma che comunque occupa la terza piazza 29”, si trova nel mezzo con i suoi 33 anni (29 ottobre 1989).
Joao Almeida ha impressionato quando la strada si è impennata, visto che ha saputo fare il vuoto nei confronti del balcanico, poi ha collaborato con Thomas e ha vinto in una volata a due. Primoz Roglic ha avuto una leggera crisi, riuscendo comunque a salvarsi in extremis. Geraint Thomas ha preso possesso del simbolo del primato. Giovedì un nuovo capitolo con Coi e Val di Zoldo, poi venerdì il tappone con l’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo: sulla carta Thomas dovrebbe cercare di guadagnare, ma questo Almeida inizia davvero a fare paura. La cronoscalata del Monte Lussari, con i primi 5 km al 15%, potrebbe essere l’arbitro della situazione nella tappa di sabato.
Geraint Thomas sa come si raschiano le energie dal barile nella terza settimana e ha vinto un Tour de France. Primoz Roglic ha sì conquistato tre Vuelta di Spagna, ma solitamente nella parte finale dei grandi giri ha sofferto (basti ricordare cosa successe nella famigerata cronoscalata conclusiva del Tour de France 2020 contro Tadej Pogacar). Joao Almeida è stato quarto al Giro d’Italia nel 2020 e sesto nel 2021, mentre lo scorso anno si dovette ritirare per Covid-19 quando era in lizza per il podio: al lusitano potrebbe forse mancare un po’ di esperienza sulla gestione delle energie.
Foto: Lapresse