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Giro d’Italia 2023, mezzo metro di neve: Tre Cime di Lavaredo a rischio. C’è già il piano B

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La neve potrebbe portare ad una modifica importante nel percorso del Giro d’Italia 2023. La diciannovesima tappa, quella con partenza da Lavarone e arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, potrebbe infatti essere completamente rivoluzionata a causa delle avverse condizioni metereologiche.

Al rifugio Auronzo, che rappresenta l’arrivo della tappa, è caduto oltre mezzo metro di neve e gli organizzatori devono cominciare a prevedere delle possibili modifiche al percorso. Lorenzo De Martin, consigliere comunale che fa parte del comitato della tappa, ha spiegato al ‘Gazzettino’ la situazione e quali saranno i provvedimenti da prendere: “Nel malaugurato caso che sotto la data del 26 maggio le condizioni atmosferiche siano proibitive, esiste un percorso di riserva come nel caso del 2013, in cui vennero eliminati i passi dolomitici ad eccezione del Passo delle Tre Croci. Proprio male che vada l’arrivo potrà essere collocato a Misurina”.

Il rischio è quello di perdere le salite di Campolongo, Valparola e Giau, mantenendo sempre il Passo delle Tre Croci. La preoccupazione degli organizzatori della Corsa Rosa riguarda soprattutto le discese, che con la neve e il manto sicuramente molto scivoloso rischiano di diventare davvero pericolose per gli atleti.

Si faceva riferimento al 2013, quando a vincere in quella occasione fu Vincenzo Nibali. Fu una tappa davvero epica, con il siciliano che uscì dalla tormenta di neve da assoluto trionfare del Giro d’Italia. Fu una giornata davvero memorabile, con la neve che riportò indietro nel tempo alle corse del passato. Uno scenario molto simile a quello che sembra presentarsi anche in questa edizione.

Nei prossimi giorni gli organizzatori cominceranno a capire come muoversi, sperando comunque in un miglioramento del tempo, per una diciannovesima tappa che prometteva fin da subito grande spettacolo e che può anche decidere il destino della Maglia Rosa.

Foto: LaPresse

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