Ciclismo
Giro d’Italia 2023, pagelle tappa di oggi: Vincenzo Albanese pronto al grande salto, Evenepoel sorride a metà
PAGELLE GIRO D’ITALIA 2023 OGGI
Martedì 9 maggio, quarta tappa
Aurelien Paret-Peintre, 8: centra la fuga e, soprattutto, la vittoria più importante della carriera, lui che prima di oggi vantava come successo più prestigioso il GP di Marsiglia del 2021. Oggi è stato bravo a stringere i denti quando Leknessund ha cercato il forcing nella parte finale della salita di Colle Molella. Lo sprint praticamente non si è disputato, perché il norvegese era più interessato alla maglia rosa che alla vittoria parziale. Dunque festa per entrambi.
Andreas Leknessund, 8: un buon corridore, ma non un fenomeno. Comunque ha 23 anni ed ancora tanti margini di miglioramento: si tratta di un passista-scalatore che oggi ha dimostrato di avere le gambe migliori tra i fuggitivi. Solo un irriducibile Paret-Peintre lo ha privato dell’arrivo in solitaria.
Tom Skujins, 7: il terzo posto è un buon risultato per il lettone. Ad un certo punto ha cercato a far saltare il banco sul Colle Molella, ma è rimbalzato.
Vincenzo Albanese, 7: secondo quarto posto di fila per il campano, che oggi ha voluto mettersi in mostra sulle strade di casa, pur in una tappa che non era così adatta a lui. Merita una affermazione che potrebbe proiettarlo in una nuova dimensione: oggi l’Italia non ha tanti corridori da Classiche come il 26enne. La Eolo-Kometa lo sta gestendo bene e questa Corsa Rosa potrebbe rappresentare l’ideale trampolino di lancio verso una compagine del World Tour.
Nicola Conci, 6,5: cerca l’impresa della carriera, ma attacca troppo presto sull’ascesa conclusiva e poi si pianta.
Amanuel Ghebreigzabhier, 6: è uno scalatore, ma proprio sul Colle Molella gli sono mancate le gambe.
Warren Barguil, 5,5: il veterano francese perde subito contatto quando la corsa entra nel vivo per il successo.
Remco Evenepoel, 6: voleva perdere la maglia rosa e ci è riuscito, ora per qualche giorno non avrà l’onere di far lavorare una squadra che in salita non ha fornito segnali incoraggianti. Luci e ombre dunque.
Damiano Caruso, 6: l’ottavo posto al traguardo non cambia nulla per la classifica, ma racconta di un siciliano ben presente nel vivo della corsa e in crescita di condizione.
Foto: Lapresse