Ciclismo
Giro d’Italia 2023, pagelle tappa di oggi: prime crepe per Evenepoel, Roglic esplosivo, Caruso c’è!
PAGELLE TAPPA DI OGGI GIRO D’ITALIA 2023
Sabato 13 maggio
Ben Healy, voto 9: era largamente considerato il favorito in caso di fuga arrivata in porto. L’irlandese si dimostra un corridore di un livello superiore rispetto ai compagni di avventura, tanto che gli basta una sola accelerazione a 50 km dal traguardo per salutare la concorrenza ed involarsi in solitaria verso il successo. Aver gestito le forze nei giorni scorsi ed essere uscito immediatamente di classifica si rivela la scelta giusta alla prima occasione.
Derek Gee, voto 7: risultato di grande spessore per il canadese. Uno dei più lesti ad entrare nella fuga giusta, utilizza le sue doti di passista per tenere duro nei momenti più difficili. La rimonta su Zana all’ultimo passaggio sullo strappo dei Cappuccini è un numero che gli permette di prendersi un secondo posto che vale tantissimo.
Filippo Zana, voto 7: manca la prima fuga e deve lottare per decine e decine di chilometri per entrare nell’azione all’inseguimento. Nel momento decisivo della corsa, al primo passaggio sullo strappo dei Cappuccini, finisce per pagare gli sforzi e non riesce a tenere l’allungo di Healy. Terzo posto comunque importante per il Campione d’Italia, che si conferma in ottima forma.
Warren Barguil, voto 7,5: nonostante il quarto posto, l’esperto francese prende un mezzo voto più dei due piazzati davanti perché nella fase iniziale si è trovato a dover rientrare sul gruppo all’attacco da solo, compiendo un piccolo capolavoro. Sembrava staccato sui Cappuccini, poi riesce a rientrare nello sprint per il podio.
Primoz Roglic, voto 8: lo sloveno mette a tacere chi, prematuramente, aveva immaginato un Giro bloccato fino alle Alpi, scosso solo dalle cronometro. Sullo strappo, con pendenze che gli si addicono, attacca come sa fare, di passo e di progressione. Un’azione che gli porta in dote 14” su Remco Evenepoel e che soprattutto è un segnale di forza importantissimo.
Tao Geoghegan Hart, Geraint Thomas, voto 7,5: anche per la coppia della INEOS la giornata è più che positiva. Rispondono a modo loro all’attacco di Roglic, tornando alla sua ruota in cima alla salita. Si mettono a ruota dello sloveno ed anche loro rosicchiano 14” sul belga, confermando che loro sono pronti per provarci.
Remco Evenepoel, voto 5: prima crepa in un Giro che per ora aveva seguito uno scenario da sogno per lui. Sullo scatto di Roglic si fa trovare leggermente fuori posizione e finisce per dover inseguire. Rimane sempre a qualche metro dallo sloveno, dimostrando grande tranquillità. Forse troppa tranquillità, perché non riuscirà a rientrare ed anzi, rischierà di perdere le ruote anche di Damiano Caruso e Joao Almeida. Il campione del mondo ha dimostrato di non avere il cambio di passo.
Damiano Caruso, voto 7: il siciliano c’è. Nella prima tappa in cui i corridori di classifica si fanno vedere lui è presente ed attivo. Nel finale prova a rosicchiare qualcosa su Evenepoel insieme a Joao Almeida in discesa, per poi finire insieme a lui sul traguardo. Anche il compagno Jack Haig finisce con lo stesso tempo, ma il migliore della Bahrain oggi è stato senz’altro lui.
Andreas Leknessund, voto 8: obiettivo raggiunto per il norvegese, che si guadagna un altro giorno in Maglia Rosa, prolungando di altre 24 ore la magia. Prova a seguire Primoz Roglic, rischiando di scoppiare ma allo stesso tempo dimostrando grande grinta. Nel finale si stacca ma riesce a salvare la leadership per 8” su Evenepoel. L’obiettivo iniziale di portare la maglia fino a Cesena è stato però raggiunto brillantemente.
Aleksandr Vlasov, Lennard Kämna, voto 4: forse i grandi battuti di questa tappa, forse anche più di Evenepoel. Alzano l’andatura nell’avvicinamento all’ultimo strappo, fanno lavorare i compagni, preparano un’azione e poi finiscono per staccarsi alla prima accelerazione. Il distacco preso all’arrivo di 34” non è irrecuperabile, ma è un bruttissimo segnale.
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Foto: LaPresse