Ciclismo
Giro d’Italia 2023, Primoz Roglic ha attaccato troppo tardi? Che rimpianto gli abbuoni…
Oggi poteva essere la giornata giusta per far saltare il banco al Giro d’Italia 2023, invece nell’ultimo tappone in linea di montagna c’è stato ancora troppo controllo, con lo scontro diretto tra i big che si è acceso solamente nell’ultimo chilometro o quasi della salita delle Tre Cime di Lavaredo. A lanciare l’attacco un Primoz Roglic non apparso troppo convinto.
Lo sloveno della Jumbo-Visma era su pendenze adattissime alle sue caratteristiche, ha addirittura cambiato bici prima di iniziare l’ascesa finale, prendendone una favorevole alle sue caratteristiche, ma non è riuscito ad esprimere tutta la sua potenza, guadagnando solamente 3” sulla Maglia Rosa Geraint Thomas.
Ora il distacco dal gallese della Ineos Grenadiers recita 26” alla vigilia della cronoscalata al Monte Lussari che chiuderà ovviamente la pratica in questa Corsa Rosa, anticipando la passerella di Roma.
Roglic affida tanto (e probabilmente ci sta pensando da giorni) alla cronometro conclusiva, lui che è campione olimpico delle prove contro il tempo. Visto un rivale competitivo come Thomas, si poteva pensare di guadagnare qualche secondo già da oggi, provando a partire proprio alla pari. Purtroppo però gli abbuoni, lasciando andare la fuga dal mattino, sono sfuggiti nuovamente (questa volta per questione di centimetri, visto che Cort Nielsen è arrivato a pari tempo). I secondi da guadagnare restano tutti nel testa a testa contro le lancette.
Foto: Lapresse