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Giro d'Italia

Il Giro d’Italia cambia le date? Allocchio: “Vorremmo posticiparlo, ma in UCI non ci sentono”

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Filippo Zana

Dopo due settimane ricche di polemiche e ritiri, il Giro d’Italia 2023 è entrato finalmente nel vivo ieri in occasione della 16ma tappa con arrivo sul Monte Bondone. Gli uomini di classifica candidati alla maglia rosa si sono dati battaglia sull’ultima ascesa, con il portoghese Joao Almeida che si è imposto in volata sul gallese Geraint Thomas rifilando ben 25″ allo sloveno Primoz Roglic.

È un Giro d’Italia che ieri ha avuto la prima svolta. Fino a quel momento i big si erano tenuti nascosti. Ieri però, grazie ad una tappa veramente dura con oltre 5000 metri di dislivello, cominciano a venire fuori i veri valori di questo Giro“, ha dichiarato stamani il direttore di corsa Stefano Allocchio ai microfoni di Tina Ruggeri di InBici.net a poche ore dal via della tappa odierna da Pergine Valsugana a Caorle.

Sui numerosi forfait eccellenti accumulati nelle prime due settimane:Sono tutte situazioni di gara a parte Evenepoel e Ganna, che hanno preso il Covid. Per il resto purtroppo le cadute nel ciclismo sono all’ordine del giorno. Dispiace per Geoghegan Hart, perché era sicuramente un protagonista e anche perché la Ineos era venuto al Giro con una squadra veramente forte che vuole puntare alla vittoria finale“.

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Sulle polemiche relative alla tredicesima tappa accorciata per il maltempo:Al di fuori è facile parlare, ma quando sei all’interno devi cercare di dare una mano sia ai corridori che all’organizzazione. Ovvio che se si presenta il rappresentante dei corridori a dire che c’è freddo… C’erano 13°C , pioveva. Quando sei a 2°C, ed io sono stato corridore, scendere in discesa da bagnato è davvero faticoso. Abbiamo trovato una mediazione e siamo riusciti a salvare almeno la tappa“.

A proposito di un imminente slittamento in calendario del Giro a giugno:Non è vero. Noi cerchiamo di fare uno spostamento di una settimana o dieci giorni, quindi da parte nostra ci sarebbe questa volontà. Purtroppo però all’UCI non ci sentono. Quest’anno siamo stati sfortunati con il tempo, che ce la sta facendo pagare tutta, ma l’entusiasmo della gente che si è visto anche ieri e soprattutto domenica nella Seregno-Bergamo è talmente grande che ci fa andare avanti con fiducia“.

Foto: Lapresse

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