Ciclismo
Giro d’Italia, Filippo Zana corridore da corse a tappe? La risposta di Davide Cassani
Filippo Zana ha illuminato la scena al Giro d’Italia 2023, vincendo in maniera brillante la diciottesima tappa. Il Campione d’Italia si è imposto in cima a Val di Zoldo, dopo aver superato l’impegnativa salita di Coi. L’alfiere del Team Jayco AlUla è andato in fuga da lontano, poi ha tenuto uno splendido passo ed è rimasto soltanto con Thibaut Pinot. Il 24enne ha poi lanciato una volata superlativa e ha surclassato il francese, regalandosi così la sua prima affermazione in carriera alla Corsa Rosa.
Filippo Zana ha dimostrato una gamba eccellente ed è una delle rivelazioni più belle della 106ma edizione della corsa a tappe che attraversa il Bel Paese. Il veneto aveva lavorato tantissimo nei giorni precedenti per il suo compagno Eddie Dunbar (ora quarto in classifica generale) ed era andato in fuga più volte, oggi si è comportato da scalatore puro e ha fatto sognare tutti gli appassionati italiani di ciclismo, tra l’altro con una splendida maglia tricolore sulle sue spalle.
Filippo Zana potrebbe diventare l’uomo di classifica che l’Italia sta aspettando dopo l’era Vincenzo Nibali? Si tratta indubbiamente di un giovane molto interessante, il suo approccio in salita è notevole, indubbiamente ha carattere e la grinta non gli manca. L’analisi di Davide Cassani, ex CT della Nazionale Italiana e attualmente voce della Rai, è molto chiara: “Zana è andato in Bardiani, ha fatto un calendario di gare interessante. È passato professionista nella squadra giusta al momento giusto, qui ha avuto le sue opportunità. A volte non serve passare professionisti subito negli squadroni, lui ha fatto il percorso giusto. Può sicuramente diventare un corridore da corse a tappe, nel 2021 giunse terzo al Tour de l’Avenir“.
Filippo Zana ha infatti indossato la casacca della Bardiani-CSF-Faizané (formazione Professional) tra il 2020 e il 2022, vincendo lo Sazka Tour e l’Adriatica Ionica prima del sigillo al Campionato Nazionale, nel mezzo anche il podio al Tour de l’Avenir (la corsa a tappe più prestigiosa per gli Under 23). In quegli anni è riuscito a crescere in sordina e nel 2023 è passato al Team Jayco AlUla, una squadra World Tour di medio livello dove gli è stato concesso dello spazio senza particolari assili, ricoprendo il ruolo di gregario con la licenza di togliersi delle soddisfazioni personali (com’è successo oggi). Questo Giro d’Italia lo spedisce indubbiamente in una nuova dimensione e Davide Cassani ha anche individuato l’attuale tallone d’Achille: “Il punto debole è la cronometro, ha già pensato di andare in galleria del vento per migliorare. Sta pensando al futuro“.
Foto: Lapresse