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Giro d’Italia, Francesco Moser: “Zana ha stoffa. Evenepoel dava più interesse, forse Geoghegan era il più forte”

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Filippo Zana

Il Giro d’Italia 2023 è entrato finalmente nella parte saliente con l’arrivo al Monte Bondone che ha regalato spettacolo tra gli uomini di classifica, con la vittoria di Joao Almeida davanti a Geraint Thomas, che è tornato in maglia rosa. In difficoltà invece Primoz Roglic, terzo e staccato rispetto alla coppia di testa. Tra gli italiani è spiccato il campione nazionale Filippo Zana, piuttosto brillante dopo la fuga tentata a inizio giornata.

Virgilio Rossi di Inbici.net ha contattato il grande Francesco Moser, uno che tra i tanti successi annovera anche quello al Giro d’Italia nel 1984. Lo Sceriffo ha analizzato i vari temi della Corsa Rosa, a partire dalla frazione odierna: “Oggi è stata una bella tappa soprattutto nel finale, si sono dati battaglia, è cambiata anche la maglia rosa. Sono andati allo scoperto gli uomini di classifica ed è quello che vuole la gente, non possono fare il Giro tutti insieme. Ancora non c’è niente di deciso, Roglic aveva perso qualcosa, poi ha recuperato. Vedremo cosa succederà da qui alla fine, ma si giocheranno la vittoria finale in tre: Almeida, Thomas e Roglic“.

Una battuta sui tanti assenti che hanno condizionato finora questo Giro: “Oggi sarebbe stata tutta un’altra corsa se ci fossero stati Evenepoel, Geoghegan Hart e tutti coloro che si sono ritirati per via delle cadute. Sarebbe stato ancora più interessante, ma ormai è andata così. Forse Geoghegan in salita era più forte di questi che stiamo vedendo“.

Il trentino ha parlato delle tappe che saranno decisive per la classifica finale: “Per la classifica del Giro possono essere decisive sia le Tre Cime che la cronometro del Monte Lussari. Se qualcuno sulle Tre Cime stacca tutti di un minuto, poi è difficile recuperarlo nella cronometro. Se resta invece una situazione del genere con un finale in cui i migliori rimangono in 10/20 secondi, allora sarà la cronometro a decidere: sarà durissima, 18/19 chilometri con tanta salita“.

Moser ha fatto un quadro sugli italiani, parlando particolarmente bene del campione nazionale: “Zana oggi è andato bene, è l’unico di quelli della fuga che è arrivato davanti. Ha fatto una bella corsa, oggi c’era molta salita. Si vede che il ragazzo ha stoffa ed è ancora molto giovane. Quest’anno è mancato un po’ Pozzovivo che si è ritirato, Ciccone non è neanche partito, noi aspettavamo Moscon, ma non si fa vedere. La sorpresa più bella è sicuramente Milan: tutti i giorni lotta e domani potrebbe vincere la tappa, poi ogni volata ha la sua storia. L’altro giorno ad esempio è arrivato sul rettilineo in decima posizione e così è difficile vincere, ma ha fatto una rimonta splendida“.

Zana potrebbe fra un paio d’anni giocarsela su più terreni, anche Ciccone quest’anno stava andando forte, poi purtroppo non è potuto partire al Giro. C’è un nuovo Moser? Rispetto alla mia epoca è un altro ciclismo, non si possono fare paragoni. Questi corridori possono provare a vincere gare, crescere e magari arrivare in cima alla scala, ma per adesso siamo un po’ deficitari in Italia. Speriamo che tra un anno o due esca qualcuno anche da noi. Anche Fortunato non è riuscito a fare granché“.

Foto: Lapresse

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