Ciclismo

Giro d’Italia, la Valle d’Aosta chiede il risarcimento per la tappa accorciata causa maltempo inesistente

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Lo scorso 19 maggio il Giro d’Italia 2023 aveva offerto un pessimo spettacolo. L’attesissima tredicesima tappa era stata accorciata di 125 km e si era trasformata in una frazione di 74,6 km, con il taglio del Gran San Bernardo e la Croix de Coeur affrontata subito in apertura prima dell’arrivo in quota a Crans Montana. La decisione era stata presa dopo le lamentele avanzate dai corridori che temevano pioggia battente e temperature inclementi sui passi di montagna, ma poi le condizioni meteo non si sono rivelate estreme.

La Regione Valle d’Aosta ha deciso di presentare una protesta formale, poiché erano stati tagliati i chilometri da percorrere sulle strade locali, generando parecchio malumore tra gli appassionati che si erano recati in strada per assistere al passaggio dei corridori. Renzo Testolini (Presidente di Regione) e Giulio Grosjacques (Assessore Regionale allo Sports), secondo quanto riportato da AostaSera, hanno inviato una lettera formale di protesta a Urbano Cairo (Presidente di RCS), Paolo Bellino (Amministratore delegato di RCS Sport) e Mauro Vegni (Direttore del Giro d’Italia).

L’intento è, si legge, quello di “manifestare il forte disappunto della nostra Amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chieder un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità“.

Foto: Lapresse

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