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Giro d’Italia, perché ha attaccato Damiano Caruso? La spiegazione tattica e quanto aveva guadagnato

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Damiano Caruso

Damiano Caruso è la chance più importante (meglio dire l’unica) in casa azzurra per provare l’assalto al podio nella classifica generale del Giro d’Italia 2023 ed il siciliano fino ad oggi, con la sua solita esperienza, si sta disimpegnando alla grande in una Corsa Rosa durissima per vari aspetti.

Il corridore della Bahrain-Victorious, sfruttando i ritiri altrui, è risalito in sesta piazza in graduatoria a 1’28” dal leader della classifica generale Geraint Thomas. Il Giro è ancora lunghissimo e la top-5, ma anche il podio, sono pienamente alla portata per l’isolano.

Oggi con la sua squadra l’azzurro ha provato un attacco a sorpresa, forse casuale, soprattutto poco interpretabile. Lungo la discesa dal Passo delle Radici, ad oltre cento chilometri dall’arrivo, Caruso si è avvantaggiato assieme alla Maglia Ciclamino Jonathan Milan (poi caduto) e ad Andrea Pasqualon.

I tre avevano guadagnato oltre 50” sul plotone salvo poi rialzarsi anche in seguito alla caduta. Non è sembrato un vero e proprio attaccato in chiave classifica, forse più un modo di approcciare la discesa davanti per non correre grandi rischi e per mettere in fila il gruppo, magari provando a recuperare secondi sui fuggitivi anche in chiave volata. In ogni caso la tattica non è stata eccellente perché il plotone si è distrutto in seguito all’azione dei Bahrain-Victorious e le forze per raggiungere gli attaccanti sono diminuite.

Foto: Lapresse

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