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Golf, Open d’Italia 2023: gli azzurri che possono mettersi in luce e provare a vincere il torneo
Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Francesco Laporta, Andrea Romano, Aron Zemmer, Marco Florioli, Pietro Bovari, Lorenzo Gagli, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Filippo Celli, Emanuele Canonica, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto e Andrea Saracino. Non è una lista di nomi a caso, ma il novero degli italiani presenti all’edizione numero 80 dell’Open d’Italia al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, appena fuori Roma.
Ben 16 rappresentanti del Bel Paese, dei quali però sono sostanzialmente in due ad avere una qualche realistica chance di vittoria allo stato attuale delle cose. Realistica, sì, ma anche difficile, perché Guido Migliozzi viaggia moltissimo a corrente alternata nelle ultime settimane, almeno per ciò che ha fatto vedere nello swing asiatico del DP World Tour. Edoardo Molinari, invece, è diviso su due compiti: uno legato al proprio gioco in quanto tale, l’altro va all’interno del ruolo di osservatore che ha in qualità di vicecapitano di Ryder Cup.
Tornano a farsi vedere sul tour principale anche Renato Paratore e Francesco Laporta, che dopo una stagione 2022 difficile sono ora costretti a risalire dal Challenge Tour. Per loro una chance di dimostrare che, da una parte, il talento c’è e può portare a vette molto alte, quali Paratore ha già dimostrato di saper valere, e dall’altra che c’è la possibilità di risalire ai livelli di un paio d’anni fa per quanto riguarda il pugliese. Rientra in scena anche Lorenzo Gagli, che si è spesso saputo ben disimpegnare per anni sul circuito continentale. Curiosità per Filippo Celli, che dopo qualche mese ritorna a confrontarsi con quei migliori che ha ampiamente dimostrato di non temere dall’Open Championship 2022 in poi.
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Un nome particolare che fa piacere rivedere è quello di Emanuele Canonica. A 52 anni il piemontese, che vinse il Johnnie Walker Championship a Gleneagles nel 2005 (prima che il torneo fosse tolto dalla circolazione nel 2013), si rimette in gioco per rivivere delle belle emozioni, quelle di un’epoca che è passata tra Costantino Rocca e l’inizio di quel che è diventato Francesco Molinari.
Da seguire anche i progressi di Jacopo Vecchi Fossa, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto e Andrea Saracino, che proveranno a infilare il torneo giusto nell’occasione loro concessa. In quota giovane, da osservare Marco Florioli e Pietro Bovari, che con Celli si sono resi protagonisti della vittoria al World Amateur Team Championship. Non solo: Bovari, in particolare, all’European Masters 2021 si rese protagonista di un incredibile primo giro da sesta posizione, prima di chiudere 65°. Quota giovane anche per Andrea Romano, che quando ha avuto l’opportunità di giocare sull’Alps Tour l’ha sfruttata bene anche con un secondo posto all’Ein Bay Open.
Foto: LiveMedia/Fabrizio Corradetti – LivePhotoSport.it