Seguici su

Senza categoria

Il tennis italiano non è finito a Roma. Sinner e Musetti certezze, in attesa di Berrettini

Pubblicato

il

Jannik Sinner

Isterismi e allarmi. Gli Internazionali d’Italia 2023 di tennis stanno per entrare nella loro fase più importante e i giocatori nostrani non sono parte dei giochi. Le aspettative erano molte per il torneo di Roma ed è normale che ci sia da parte degli appassionati e dei tifosi un po’ di delusione per un esito poco gradito. Del resto, come ha detto Paolo Bertolucci nella rubrica “Volée di Rovescio” della Gazzetta dello Sport, ci dovrà abituare a vari cambi di spartito nella successione dei tornei, e quanto accaduto con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, rispettivamente n.8 e n.1 del mondo, è solo l’ultimo esempio della serie.

Vengono in mente gli inciampi di Holger Rune a Indian Wells contro Stan Wawrinka o contro Maxime Cressy a Montpellier, senza dimenticare la sconfitta del danese a Madrid contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Ci troviamo al cospetto di un tennis diverso, lontano da quello dell’era dei Big Three, in cui è più probabile che certi risultati imprevisti possano verificarsi, per come anche il gioco sta evolvendo.

Detto questo, le preoccupazioni nei confronti di Sinner e anche di Lorenzo Musetti non hanno ragion di essere. L’altoatesino ha sì perso un’occasione, perdendo in maniera inattesa contro l’argentino Francisco Cerundolo negli ottavi a Roma, ma viene da cinque mesi di grande livello nei quali ha vinto il settimo titolo in carriera a livello ATP a 21 anni, ha raggiunto una Finale e due semifinali in tre Masters1000 nel giro di un mese, senza dimenticare l’atto conclusivo nell’ATP500 di Rotterdam.

Dargli un’etichetta e di “eterno incompiuto” non è la realtà e sono le classifiche a parlare chiaro: da gennaio a oggi Jannik ha guadagnato sette posizioni nel ranking ATP ed è n.5 della Race. Certo, a differenza di altri, non ha ottenuto successi nei 1000 e negli Slam, ma si può affermare, ad esempio, che Pablo Carreno Busta, vincitore l’anno passato del Masters1000 di Montreal, sia superiore all’italiano essenzialmente per questo successo nel proprio percorso? 

Quello che non ci sentiamo di condividere è l’idea di una “occasione ancora mancata”, quando nei fatti si sta parlando di un giocatore giovane che da inizio anno è stato quasi sempre in ballo per i risultati di maggior rilevanza. Può la sconfitta inattesa contro Cerundolo mettere in discussione gli oggettivi miglioramenti dell’altoatesino? Sicuramente no e, come affermato da Guido Monaco nell’ultima puntata di TennisMania condotta da Dario Puppo, Sinner è da corsa per gli Slam, sulla base del livello di gioco e dei risultati evidenziati, tenuto conto anche della sua maggior propensione a giocare i match al meglio dei cinque set, trattandosi di un tennista che basa la sua forza sulla continuità di rendimento.

In tutto questo, a differenza dei citati Rune e Alcaraz, il lavoro sul fisico e sulla tecnica è ancora in via di definizione, per le caratteristiche del classe 2001, considerando la sua storia tennistica iniziata ben più tardi dei due classe 2003. Di conseguenza, citare spesso l’anagrafe non è l’indicatore più adeguato, oltre al fatto che le vittorie dell’italiano siano arrivate in un momento anche particolare, con la pandemia Covid. Pertanto, con meno possibilità di giocare e fare esperienza.

Un discorso che si può allargare a Musetti che a Montecarlo ha battuto Novak Djokovic e raggiunto i quarti di finale, a Barcellona la semifinale e a Roma gli ottavi, giocando punto a punto contro il n.5 del mondo, Stefanos Tsitsipas. Certo, è arrivata la quinta sconfitta in altrettanti incontri con il greco, ma per quanto si è visto, il livello è stato decisamente vicino e per una parte della partita il toscano è stato anche superiore al suo avversario. Ricordiamo che stiamo parlando di un 20enne che sta ancora mettendo insieme i pezzi del puzzle. Probabilmente, quanto stanno facendo Alcaraz e Rune, con i loro riscontri, va ad alterare il tutto, ma ognuno ha un proprio percorso.

Di conseguenza, il tennis italiano non è finito a Roma, e la coppia Sinner-Musetti rappresenta una certezza per Parigi, in attesa di capire se rivedremo in azione Matteo Berrettini, che si sta allenando a Montecarlo, mettendo nel mirino la partecipazione al Roland Garros.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità