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Judo, CICLONE Manuel Lombardo! Vittorie a suon di ippon: è in finale ai Mondiali!

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L’obiettivo è sfatare il tabù. L’Italia maschile del judo, storicamente, ha collezionato qualcosa come 15 podi mondiali, ma la soddisfazione dell’oro non è mai arrivata. Ci riproverà Manuel Lombardo. Il 24enne piemontese, argento iridato nei -66 kg a Budapest (Ungheria), sarà nell’atto conclusivo per l’assegnazione del metallo più pregiato, ma dei -73 kg.

Sul tatami della ABHA Arena di Doha (Qatar), l’azzurro si era presentato con il vento in poppa, grazie al sigillo nel Grand Slam di Antalya (Turchia), dove Manuel si è ritrovato e ha fatto vedere tutta la sua classe. Sulla scia di quel risultato, Lombardo si è presentato nella circostanza sicuro di se stesso e desideroso di centrare un’altra medaglia mondiale, se possibile la più ambita.

Un percorso autorevole quello del judoka nostrano. Nel secondo turno il kazako Daniyar Shamshayev ha dovuto subire il waza-ari, mentre contro il kosovaro Akil Gjakova il nostro portacolori ha messo a segno prese d’alta scuola tali da portare al waza-ari e al waza-ari-awasete-ippon. Nei quarti di finale, la furia tricolore si è abbattuta sull’algerino Messaoud Redouane: dopo 19″ waza-ari e dopo 53″ ippon.

Sul suo cammino c’era in semifinale l’azero Hidayet Heydarov e il bilancio dei precedenti invitava all’ottimismo: vittoria di Lombardo nei quarti ai Mondiali di Tashkent del 2022 e nelle semifinali del Grand Slam di Antalya menzionato. La storia non è cambiata perché con un ribaltamento a terra l’azzurro ha portato a una mossa irregolare il suo avversario, che così è stato squalificato. Sulla sua strada, dunque, nella finale per l’oro, ci sarà lo svizzero Nils Stum e il desiderio è quello di chiudere il cerchio.

Poco da fare, invece, per Giovanni Esposito, argento europeo in carica della categoria. Dopo aver sconfitto il coreano Eunkyul Lee (tre shido), l’azzurro si è dovuto arrendere al rappresentante del Tajikistan, Behruzi Khojazoda (waza-ari), nel secondo turno.

Foto: IJF

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