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Juventus, Allegri: “Sul campo siamo secondi, ma così è uno stillicidio: ora basta. Abbandonare? Sarebbe da vigliacchi”

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Ai microfoni di DAZN, dopo il 4-1 subito dall’Empoli, Massimiliano Allegri ha parlato del match, ma ha chiarito: «Racchiudere la stagione in una partita come questa credo sia molto riduttivo. Noi non dobbiamo trovare alibi e scuse perché siamo la Juventus e la Juventus è abituata a vincere. In questo momento qui c’è da stringersi ancora di più perché non è facile. Ci sono 6 punti in palio e domenica arriva il Milan».

«È una situazione strana – ha detto ancora –, 10 minuti prima della partita è venuta fuori la sentenza. Eravamo partiti anche bene, potevamo fare gol invece lo abbiamo preso alla prima occasione, poi ne abbiamo preso un altro. Abbiamo avuto situazioni favorevoli per segnare, potevamo già accorciare le distanze nel primo tempo. Questo non giustifica il crollo mentale».

Allegri ha poi evidenziato: «Si può parlare di tante cose, ma in questo momento bisogna stare zitti e accettare la sconfitta e soprattutto perché prima della partita eravamo secondi e ci siamo trovati dieci punti sotto, anche se sul campo rimangono 69, ma vincendo oggi ci saremmo potuti giocare l’accesso alla Champions col Milan».

Il tecnico bianconero non ha poi nascosto tutte le difficoltà della vigilia di questa partita: «Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Stasera era una partita che ci poteva permettere, di nuovo, di giocarci col Milan una eventuale entrata in Champions. È da gennaio che giochiamo queste partite ed è normale che poi vai a Siviglia e vieni eliminato ai supplementari e hai un crollo anche mentale. Ora dobbiamo riposare, altrimenti col Milan diventa più dura che mai».

«Cerchiamo di fare 6 punti per rimanere secondi in classifica – ha aggiunto – e al momento lo siamo ancora. I ragazzi hanno fatto il massimo, è stata una situazione surreale: la squadra è stata anche troppo brava. Tutte le volte che mettiamo la testa fuori, ci ributtano di sotto: dopo giovedì poteva essere normale, ieri i ragazzi erano vuoti e infatti ero preoccupato per questa partita. Così però è uno stillicidio, è una mancanza di rispetto per chi lavora: è incredibile, devono decidere una cosa, la decidano».

Sul suo futuro ha chiarito: «Bisogna parlare con la società e sapere dove si gioca. Poi da lì si parte. Purtroppo bisogna accettare la realtà, se saremo fuori da tutto bisogna fare un programma e non si potrà dire che la Juventus può tornare subito a vincere. L’importante è essere allineati tutti nelle difficoltà e piano piano ne verremo fuori. Abbandonare la Juventus in questo momento sarebbe da vigliacchi. Io sono molto deluso e arrabbiato: era un’altra possibilità che avevamo, ma è stato tutto un rincorrere».

 

Foto: LaPresse

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