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Juventus-Lecce 2-1, Allegri sorride ma perde De Sciglio: rottura del crociato

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Max Allegri allenatore della Juventus

La brutta notizia è la rottura del crociato di Mattia De Sciglio, che verrà presto operato per tornare in campo nella prossima stagione. Quella buona è che la Juventus, dopo quattro partite di campionato senza i tre punti, ha ritrovato la vittoria. E lo ha fatto al termine di una gara tutto sommato positiva. Anche se Massimiliano Allegri, a fine gara, vede sia il bicchiere mezzo pieno che quello mezzo vuoto. “Dovevamo chiudere prima la partita. Se non lo fai poi rischi di subire il pareggio. E questo non va bene. Abbiamo concesso troppo al Lecce ma la vittoria è meritata”.

Il tecnico toscano parte da qui. Il 2-1 contro i salentini lo ha soddisfatto solo in parte. I tre punti, ovviamente, sono la nota positiva. Servono per allungare su Milan, Inter, Roma e Atalanta in chiave Champions League. E per mettere pressione sulla Lazio. Poi, però, Allegri dedica qualche parola a De Sciglio, un ragazzo che conosce fin dai tempi del Milan. “Il suo infortunio ci fa male. Tra l’altro stava facendo una buona partita. Sono cose che capitano, purtroppo. Ora deve pensare a rimettersi”.    

Se a Bologna le occasioni migliori erano capitate sui piedi di Iling e Soulé, questa volta è stato Miretti a sprecare una chance clamorosa. Allegri allora torna sul tema del gol mancato. “E’ un periodo in cui creiamo tanto ma in cui pecchiamo nella finalizzazione. E contro una squadra rognosa come il Lecce rischi di pagarlo. Anche perché dietro potevamo fare meglio”. Insomma, se i giovani davanti sbagliano, in generale la squadra deve difendere e fare di più. 

L’altra buona notizia arriva da Vlahovic, che ha ritrovato il gol. Ma anche Paredes ha fatto una grande partita. “Sono felice per entrambi. Ma anche per Bonucci, che ha fatto una prestazione di livello, e Bremer, che in impostazione ha fatto bene. Deve avere più fiducia quando ha la palla tra i piedi. Dusan? Ha fatto un gol straordinario e ha chiuso in crescendo. Giocare nella Juve è più difficile che a Firenze, fa parte del percorso di un calciatore bravo come lui”. 

Foto: Lapresse

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