Ciclismo
‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “A Roglic non conviene attaccare. Caruso si gioca il podio”
LA CLASSIFCA TAPPA DI TRASFERIMENTO
Pensavo ad una fuga numerosa e c’è stata. Hanno perso un’occasione quelli che erano fuori classifica. Io vedevo bene uno come Buitrago per recuperare terreno e posizioni. Alla fine è entrato Konrad che era a 8 minuti dalla maglia rosa.
È stato un po’ deludente per come si è svolta la tappa, si sono messi a litigare là davanti e sono andati via in quattro. Bettiol aveva fatto un numero per rientrare sui battistrada. Diciamo che poteva andare meglio.
RISCHIO DI UNA TAPPA MUTILATA DOMANI?
La discesa è pericolosa, dicono che la strada sia un po’ dissestata. Se tolgono il GPM del Croix de Coeur, cambia completamente la tappa.
CHE SCENARIO TATTICO ASPETTARSI?
Io penso che bisognerà aspettare Crans Montana per vedere degli attacchi seri. La selezione ci sarà sulla penultima salita, ma non penso che vedremo attacchi. Finora attacchi veri non se ne sono visti, a parte quello di Roglic sulla salita dei Cappuccini.
Non sappiamo in salita quali siano i veri i rapporti di forza. Mi auguro che sulla salita finale ci sia un vero attacco e che vinca uno dei protagonisti, non che arrivi la fuga.
CARUSO POTREBBE MANDARE UNO O DUE UOMINI IN FUGA?
Potrebbe essere una tattica fattibile per la Bahrain, però c’è tanta pianura prima di arrivare al San Bernardo. Bisogna capire chi va in fuga. Però la Bahrain potrebbe adottare una tattica aggressiva, hanno le possibilità per farlo con Haig, Buitrago e Zambanini.
POCHI SEMBRANO AVERE INTERESSE AD ATTACCARE
La Ineos andrà in controllo come oggi: davanti rallentavano e anche loro calavano l’andatura. La UAE non attacca, anche se magari potrebbe provarci con Vine che è fuori classifica e potrebbe fungere da appoggio per Joao Almeida nel finale. Un’azione da lontano potrebbe farla la Jumbo, ma penso che Roglic non abbia nessuna convenienza: la Ineos lavora, a lui basta stare lì a ruota. Secondo me lo sloveno se ne starà lì in attesa e poi piazzerà il vero attacco solo quando sarà decisivo, magari sulle Tre Cime di Lavaredo. Comunque per me domani Roglic non attaccherà. Con Evenepoel lo avrebbe fatto, con Thomas è diverso, ha solo 2 secondi di ritardo.
QUINDI ARRIVERÀ LA FUGA…
Io temo che la fuga possa arrivare, perché alla Ineos va bene così, anche per togliere eventuali abbuoni a Roglic. Finora non c’è spettacolo in questo Giro, non c’è stato un attacco serio. Anche oggi il terreno per attaccare c’era. C’è tanta stanchezza, oggi erano in pochi nel gruppo maglia rosa all’arrivo. La pioggia è il vero problema di questo Giro d’Italia.
COSA ASPETTARSI DA LEKNESSUND
Leknessund va in difficoltà solo se ci sono attacchi veri. Se aspettano l’ultima salita, per me domani non sprofonda, non perderà tanto. Poi penso che affonderà più avanti.
LA TAPPA DI DOMANI BORGOFRANCO D’IVREA-CRANS MONTANA
Potrebbe vincere Pinot, ma il mio favorito è Healy: oggi si è risparmiato e ha salvato la gamba, per me ci proverà. Sarà una fuga che andrà via di fortuna, non di forza come è stato oggi. Io penso che Pinot, con un’azione giusta, potrebbe tornare in classifica e dare un po’ di spettacolo.
CARUSO IN LIZZA PER IL PODIO
Caruso è lì, penso che qualcosa tenterà. In salita lo vedo meglio di Almeida e con la cronoscalata potrebbe arrivare davanti al portoghese. Sul podio ce lo vedo dietro Roglic e Thomas.
GLI ITALIANI DEL FUTURO: OGGI PARLIAMO DI FILIPPO BARONCINI
Filippo Baroncini è stato molto sfortunato. Si è fatto male più volte, non si è potuto esprimere tra i professionisti. Le potenzialità le ha, è un ragazzo intelligente, un corridore che ha dei colpi come quello quando vinse il Mondiale U23. È uno di sicuro talento. Come struttura è un corridore da Classiche. Può vincere una corsa bella, però deve sistemarsi, poverino. Finora è sempre stato sfortunato, ma ha grandi potenzialità.