Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Evenepoel non è più il favorito. E questo Caruso…In Italia si sbaglia con i giovani”

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NB: la ‘FAGIANATA’ è stata pubblicata prima del ritiro di Remco Evenepoel.

EVENEPOEL LO SCONFITTO DI GIORNATA

Ha vinto, ma è lo sconfitto di giornata. Pensa anche se avesse perso per un secondo nei confronti di Thomas, sarebbe stata una botta morale pesantissima. Tutti pensavano che prendesse molto più margine, invece non ha guadagnato praticamente nulla.
Per il Giro è stato bello che non ha stra-vinto, in prospettiva futura sarà tutto più interessante. Se avesse vinto come ad Ortona, avrebbe ammazzato la classifica. Sicuramente quello che voleva fare era arrivare ad avere un paio di minuti prima delle Alpi, però non li ha e quindi diventa più bello il Giro.

La nuova classifica del Giro d’Italia 2023: Evenepoel si ritira, cambia la maglia rosa e Caruso sale di un posto

LO SQUADRONE INEOS

Non solo Geoghegan Hart e Thomas, ma c’è anche Arensman è molto vicino. Sono una potenza, per Remco sarà difficile contenerli. Lui presumibilmente rimarrà da solo in salita e avrà i due della Ineos da controllare, oltre a Roglic.

EVENEPOEL È ANCORA IL FAVORITO PRINCIPALE?

Secondo me non è più il favorito n.1, adesso la rosa dei papabili è più ampia, perché ci metti dentro i due Ineos e Roglic. E poi questo Caruso…

DOVE PUÒ ARRIVARE CARUSO

Le dichiarazioni di Caruso ieri sono state molto belle, perché ha alzato il tiro. Ha detto che può puntare alla vittoria finale. Non so se sia una cosa buttata lì, ma di sicuro sta andando forte. La sua condizione è certamente in crescendo.

IL VERDETTO DELLA CRONOMETRO

Alla luce dei fatti, Evenepoel è in calo e gli altri in crescita. E quando sei in calo, poi la forma non ricresce…

PROMOSSI E BOCCIATI

Almeida oggi deludente, alla luce del fatto che in passato a cronometro era andato forte, invece quest’anno nulla di che. Non è distante, è un combattente, tiene botta. Però ha perso a cronometro da Geoghegan, che in salita è più forte. Vlasov non è andato male: anche lui dovrà inventare qualcosa, ma non ci credo molto, vedo meglio Kaemna.

SE CI FOSSE STATO GANNA…

Il rammarico è che se ci fosse stato Filippo Ganna, alla luce di quanto visto, forse avremmo vinto. Affini è partito quando pioveva tanto, non lo giudicherei male.

È ORMAI CORSA A 4 PER LA VITTORIA? EVENEPOEL, GEOGHEGAN HART, ROGLIC E THOMAS

Sono d’accordo, bisognerà vedere in casa Ineos come vorranno affrontare le salite avendo la doppia carta a disposizione. È indubbio che hanno la squadra più forte.

GEOGHEGAN VINSE IL GIRO 2020, POI ERA SPARITO NEL BIENNIO 2021-2022

Geoghegan Hart era un po’ una testa matta. Probabilmente quest’anno, essendo in scadenza di contratto, è maturato ed ha trovato un vantaggio. Lui ha vinto il Tour of the Alps quest’anno, dunque sta dimostrando di andare forte.

ROGLIC DI SOLITO CALA LA TERZA SETTIMANA. QUEST’ANNO IL TREND SARÀ DIVERSO?

Da come è partito, sembra che abbia studiato come non calare nella terza settimana, quindi ci sta che vada in crescendo. È il mio favorito da prima che partisse il Giro d’Italia.

DOMANI IL GIORNO DI RIPOSO, MARTEDÌ LA SCANDIANO-VIAREGGIO

La prossima tappa o arriva la fuga o sarà volata. Le squadre di Pedersen e Matthews penso che controlleranno la corsa. Per me può vincere Milan.

CARUSO, QUASI 36ENNE, TIENE A GALLA UN’ITALIA CHE QUASI NON ESISTE PIÙ

Non abbiamo nessuno. Non abbiamo corridori italiani per le corse a tappe, ma direi neanche da Classiche, siamo in una fase di shock. Parlo dei giovani. E non c’è nulla all’orizzonte. Bisogna aspettare, ma chi? La colpa non si può attribuire a nessuno, è proprio una questione di sistema. Le categorie giovanili sono troppo stressanti, gli allievi si allenano come una volta i dilettanti, arrivano a 20 anni che sono già finiti mentalmente e fisicamente. Poi altrove trovano i fuoriclasse, noi no. La Spagna ha trovato Ayuso, ma poi non è che abbia molto altro. C’è troppa ricerca del risultato da ragazzino. In Belgio, Olanda, Slovenia, Danimarca i ragazzini pensano solo a divertirsi. La mentalità è da rivedere. Poi ci sono procuratori che vanno a cercare gli allievi, non esiste: di cosa stiamo parlando?

I GIOVANI ITALIANI DEL FUTURO: OGGI PARLIAMO DI ALESSANDRO FANCELLU

Fancellu ha fatto un percorso molto bello, perché è molto legato a Ivan Basso. Tutta l’attività giovanile l’ha fatta in Spagna con la Kometa. Però ha privilegiato lo studio, mettendolo davanti allo sport. Bisogna avere un po’ di pazienza, perché quando fai queste scelte, poi non è facile ottenere risultati ad alto livello. Bisogna avere fiducia, nelle categorie minori delle qualità le ha fatte vedere. Serve pazienza, ma in Italia siamo spiazzati e condizionati perché vediamo gli Evenepoel e Pogacar che dominano da giovanissimi. L’italiano in generale è un po’ mammone, messo nell’ovatta. Per me Fancellu è un ragazzo molto intelligente, che ha bisogno solo di essere aspettato e magari proiettato in una squadra World Tour.

LE PUNTATE PRECEDENTI DELLA ‘FAGIANATA’

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