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Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “L’Abruzzo meritava un po’ d’onore. Mi sembra una resa”

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Riccardo Magrini

UNA TAPPA INSULSA

Oggi non ho spiegazioni e parole. Non basta il vento contrario come alibi. Onore a chi ha fatto questa tappa e questo percorso, panoramicamente era bellissimo.
L’Abruzzo non si meritava questo. Bais è stato bravissimo a vincere questa tappa. Il ciclismo è fatto di battaglie e corridori come Pogacar che attaccano con coraggio e fanno innamorare la gente. Invece oggi hanno fatto una figuraccia.

UNA RESA INCONDIZIONATA AD EVENEPOEL

Evenepoel è arrivato quarto, e va bene: lui non doveva muoversi. Ma gli altri cosa aspettano, la terza settimana? Per fare cosa? Oggi almeno fai un accenno, provaci. La Bahrain, la Ineos, la Bora: se neanche ci provi… Domenica prendono un’altra batosta da Evenepoel a cronometro, poi quando pensano di recuperare? A me è sembrata una resa incondizionata. Anche Roglic non ha fatto nessun tentativo. Evenepoel sta bene, si vede da come si comporta e da come gestisce la corsa.

LA SALITA FINALE ERA COMUNQUE DECISAMENTE PEDALABILE

Se vuoi fare selezione, la fai anche al 6% di pendenza. Il problema è la volontà, che non c’è stata. Ha tirato tutto il giorno la DSM che, una volta che ha salvato la maglia rosa, poi ha tirato i remi in barca. La tappa quindi non interessa a nessuno? Con tutto il rispetto di Bais, ma sul Gran Sasso avevano vinto corridori di prestigio in passato, tra cui Pantani. Questa tappa meritava un po’ di onore. È vero che non era durissima, però ad un certo punto la salita la fai anche di velocità.

ARRIVEREMO ALLA TREDICESIMA TAPPA SENZA CONOSCERE I RAPPORTI DI FORZA IN SALITA

Vuol dire che i ragazzi sono stanchi. Ne parlavo ieri con un corridore, si vede che di benzina ne hanno poca e hanno tutti paura della terza settimana.

UNA BRUTTA IMMAGINE PER IL GIRO D’ITALIA

Oggi avevamo un sacco di pubblico, è stata una brutta immagine per il Giro d’Italia e per il ciclismo intero. Quello che avevamo costruito in primavera con lo spettacolo generato dai Pogacar, Evenepoel e Van der Poel, lo abbiamo perso tutto in una tappa. La gente aspettava qualcosa e non è successo niente. L’attesa devi crearla. Pantani lo aspettavi ed era bello perché poi partiva.

LA VITTORIA DELLA VITA DI DAVIDE BAIS

Ho visto la contentezza di Contador in cabina di commento, visto che fa la telecronaca per Eurosport Spagna, ed è impazzito per Bais, neanche quando vinceva lui gli ho visto fare delle scene così. Sono contento per la Eolo-Kometa di Basso e Contador, hanno creduto in questo progetto. Petilli è stato maglia rosa virtuale, bravo anche Vacek che ad un certo punto sembrava non ce la facesse: la Corratec sembrava la Cenerentola di questo Giro d’Italia, invece ha fatto bella figura. Per Bais è una vittoria che cambia la vita.

DOMANI LA TAPPA DEI MURI

Se andiamo nel passato, una figuraccia così il gruppo la fece a Pisticci nel 1984: si fece uno sciopero stupido, poi il giorno dopo si partì fortissimo sin dal primo chilometro. Magari domani si riscattano con una tappa bellissima. L’ultimo Muro è vicino all’arrivo, potrebbe creare selezione. Non penso che arriveranno due fughe di fila. Può vincere Albanese, è il mio favorito.

GLI ITALIANI DEL FUTURO: OGGI PARLIAMO DI DAVIDE PIGANZOLI

Piganzoli ha dei valori buoni che esprime nei test. Si parla un gran bene di lui. Personalmente so che ha delle qualità e alla Eolo sperano in lui. Basso mi disse testualmente: “Il nuovo Nibali ce l’ho io”. Per ora non ha fatto vedere grandissime cose, deve fare esperienza e quella è una squadra giusta per crescere.

LE PUNTATE PRECEDENTI DELLA ‘FAGIANATA’

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