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Mattia Furlani fa meglio di Carl Lewis: mai un Under20 così lontano nella storia. E Jacobs…
Mattia Furlani è stato il protagonista assoluto del Meeting di Savona. Il saltatore in lungo è volato a 8.44 metri, ma è stato beffato dal vento che soffiava a 2,2 m/s a favore, ovvero poco oltre i 2 m/s previsti dal regolamento per omologare le prestazioni. Il giovane fuoriclasse laziale ha fatto tremare il record italiano (8.47 di Andrew Howe nel 2007) e la miglior prestazione mondiale stagionale, sarebbe stato anche il record del mondo under 20. Prestazione di forza da parte del 18enne, che nel pomeriggio allo Stadio Fontanassa ha timbrato anche un buon 8.00, ad appena quattro centimetri dal suo personale siglato in occasione del trionfo agli Europei Under 18.
Si tratta del miglior salto della storia mondiale per un atleta under 20, considerando prove regolari e ventose, visto che ha superato quanto fecero Kareem Streete-Thompson (8.40 nel 1991 con 3,2 m/s) e soprattutto l’icona assoluta Carl Lewis (8.35 nel 1980 con 2,2 m/s). Il record del mondo di categoria è detenuto dal russo Sergey Morgunov con gli 8.35 metri saltati nel 2012.
Mattia Furlani ha realizzato la terza prestazione italiana di tutti i tempi, considerando anche i salti ventosi. Al comando della classifica c’è quella che per alcuni potrebbe essere una sorpresa: Marcell Jacobs (sì, proprio il Campione Olimpico dei 100 metri), che in un’altra vita sportiva si cimentava nel salto in lungo e il 10 giugno 2016 volò a 8.48 metri in quel di Bressanone, usufruendo però di un vento favorevole di 2,8 m/s (il suo primato è di 8.07 indoor).
Il record italiano è detenuto da Andrew Howe con gli 8.47 metri saltati nel 2007 in occasione dei Mondiali di Osaka conclusi con la medaglia d’argento. Ricordiamo che Mattia Furlani detiene il record europeo under 20 con gli 8.04 metri saltati lo scorso anno in occasione del suo trionfo agli Europei Under 18 disputati a Gerusalemme. Il suo primato in sala è invece di 7.99 siglato pochi mesi fa a Stoccolma, prima di non riuscire a qualificarsi all’atto conclusivo degli Europei Indoor assoluti.
Foto: Grana/FIDAL