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‘Maurizio racconta…’: la FIGC impone un minimo di calciatori italiani in ‘Primavera’. E’ la svolta?

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I MIGLIORI DELLA SETTIMANA

Voto della settimana per l’Italia: 6,5
Atleta della settimana (uomo): Francesco Fortunato (atletica)
Atleta della settimana (donna): Paola Egonu (volley femminile)

E’ stata una settimana molto intensa per lo sport azzurro, con risultati importanti ma anche qualche delusione nelle specialità olimpiche, soprattutto arco e scherma. Cominciamo proprio da queste ultime: nelle rispettive tappe di World Cup, sono arrivate debacle dalle gare a squadre che sono proprio quelle alle quali dobbiamo affidarci per ottenere il numero massimo di pass a disposizione. Preoccupa il nono posto della spada maschile in ottica ranking, anche se Di Veroli (terzo nella gara individuale) sta confermando le impressioni che avevo su di lui da qualche settimana. Il quarto posto delle spadiste è più rassicurante, ma ora dobbiamo mettere la quinta marcia in attesa di Europei e Mondiali, lì ci giocheremo al 90% i Giochi parigini. Stesso discorso per l’arco, con entrambe le squadre eliminate agli ottavi dopo i bei risultati dei ranking round individuali.

Anche le Farfalle della ritmica hanno deluso nel concorso a squadre degli Europei, forse distratte dall’ambiente che le circonda dopo le polemiche dei mesi scorsi, mentre Sofia Raffaeli, consapevole di non aver dato il massimo nell’all-around, dove è stata argento, si è poi liberata dalle pressioni il giorno dopo, conquistando due ori nelle finali di specialità (palla e clavette). L’impressione è che quando Sofia esegue alla perfezione tutti gli elementi rischiosi dei suoi programmi, non ce ne sia per nessuna rivale. Sarà così anche per le giurie?

La palma di miglior uomo della settimana spetta a Francesco Fortunato, che ha conquistato una strepitosa vittoria nella 20 km agli Europei a squadre di marcia in 1h18:59. Un netto progresso rispetto al record personale di 1h19:43 di due anni fa, ottenuto proprio a Podebrady. Oro anche a squadre (con Stano terzo ed il 22enne Cosi undicesimo). Tra le donne, invece, ci esaltiamo per il ritorno ai livelli che le competono (dopo quasi 2 anni di assenza) di Antonella Palmisano, straordinaria seconda in 1h29:19 e oro a squadre (assieme a Trapletti ed alla 19enne naturalizzata Mihai). Per i Mondiali di Budapest possiamo solo gioire, abbiamo trovato nel 28enne pugliese un’altra freccia per il nostro arco. Vittorie anche in entrambe le gare Under 20, con gli ori individuali di Giampaolo e Gabriele. Rimanendo nell’atletica, belle performance da parte di Nadia Battocletti (record italiano sfiorato nei 10.000), Zane Weir, Eyob Faniel e Claudio Stecchi.

Domenico Acerenza è una garanzia, specialmente quando Greg Paltrinieri stecca, anche a causa della temperatura dell’acqua a lui non favorevole. Nella seconda tappa della Coppa del Mondo di fondo nel Golfo Aranci, il lucano si è classificato secondo nella 10 km con una prestazione che fa sognare in ottica Cinque Cerchi. Anche le donne non sono state da meno, con due podi importanti (Ginevra Taddeucci seconda e Giulia Gabbrielleschi terza). Secondo me, migliorando nello sprint ed al tocco della piastra, sono anche da gradino più alto del podio.

Paola Egonu, invece, è la nostra atleta della settimana: ha surclassato la serba Boskovic nel confronto diretto della finale di Champions League, con l’apporto di oltre 40 punti alla causa del suo VakifBank Istanbul per alzare al cielo la Coppa. La speranza è che ora la 24enne possa anche fronteggiare e superare la serba a livello di Nazionale, soprattutto in ottica Parigi 2024.

Negli sport di squadra, la parte del leone l’ha fatta il calcio, con il “triplete” di finaliste nelle competizioni europee per club (Inter, Roma e Fiorentina). Un risultato che non si verificava da più di 30 anni per il nostro sport nazionale, e che colloca nuovamente la nostra Serie A nel Gotha internazionale. Speriamo che questa euforia contagi anche le Nazionali azzurre: vista la vittoria dell’Under 20 sul Brasile nella prima partita del Mondiale di categoria, sembrerebbe proprio di sì.

PROTEZIONE DEL VIVAIO AZZURRO NEL CALCIO

Sembra che Lega Serie A e FIGC lo abbiano capito. A partire dalla prossima stagione, nel campionato Primavera 1 sarà obbligatorio schierare nella singola partita (rosa di 22 giocatori) almeno 5 ragazzi convocabili nelle Nazionali giovanili azzurre, e sarà obbligatorio averne altri 5 “cresciuti” in ogni club. E nelle stagioni a venire le quote addirittura si alzeranno: 8+8 nel 2024/25, 10+10 nel 2025/26. Bisogna però sottolineare che per essere giocatori “cresciuti” non si debba essere necessariamente italiani, ma basta essere tesserati con il club per almeno due stagioni sportive.

Come possiamo interpretare queste modifiche al regolamento? Prima di tutto come una valorizzazione maggiore dei vivai per i nostri club, che porterà anche ad un contenimento dei costi futuri avendo il materiale umano a disposizione nel “giardino di casa”. Inoltre, la strategia è anche quella di proiettare il più importante campionato giovanile ancor di più verso le Nazionali di categoria. Le novità non finiscono qui: sembra che la Federcalcio abbia l’intenzione di dotarsi di una propria piattaforma televisiva, per assicurare al calcio nazionale quella visibilità in chiaro che la tv pubblica e quelle commerciali gli negano spesso. In quanto tempo potremo vedere i benefici attesi dal nuovo quadro normativo? Ci si augura entro breve termine, per il bene del nostro sport nazionale. Chi vivrà vedrà.

Maurizio Contino

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Foto: LaPresse

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