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Milan a rapporto con gli ultras: cos’è successo sotto la curva? La contestazione dei tifosi

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Dopo il gennaio nero in cui il Milan ha bruciato di fatto tutti gli obiettivi stagionali in ambito nazionale, ora il rischio è che anche maggio possa trasformarsi in un altro mese di sofferenza e rimpianti.

A inizio 2023 erano arrivati l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Torino, il pesante ko in Supercoppa con l’Inter e il distacco dal Napoli dilatatosi in modo irrecuperabile, oggi in bilico ci sono l’accesso alla finale di Champions League, ma anche un piazzamento – considerato fondamentale – tra le prime quattro.

Anche per questo ieri, sabato 13 maggio, al Picco di La Spezia, al termine di una prova opaca da parte dei rossoneri culminata con la sconfitta contro i bianconeri in crisi di risultati, ha aperto il confronto tra la squadra e la tifoseria organizzata.

Anche perché maggio si era aperto con un altro risultato tutt’altro che esaltante: il pareggio contro la Cremonese penultima agguantato solo nel finale da una funzione di Messias. La vittoria contro la Lazio sembrava aver rilanciato i rossoneri, ma lo stop di Rafael Leao portava con sé cattivi presagi.

Il portoghese è la vera arma tattica di Stefano Pioli: al di là delle qualità individuali del giocatore, il gioco del Milan fa ampio affidamento sulla sua capacità di strappare in conduzione.

L’euroderby sottotono e il ko con lo Spezia, entrambi proprio senza Leao in campo, mettono il Milan con le spalle al muro. L’obiettivo è recuperare il portoghese in vista di martedì quando si giocherà una semifinale di ritorno in cui bisognerà rimontare dal 2-0 subito all’andata.

In campionato, la squadra di Pioli rischia di essere agganciata dalla Roma e i punti di distacco dal quarto posto sono quattro, cinque lunghezze è invece la distanza dal terzo posto, in attesa che la Juventus giochi questa sera contro la Cremonese e sappia l’entità di una nuova, eventuale, penalizzazione che potrebbe venire in soccorso dei rossoneri nella rincorsa Champions.

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Per questo, a tre giornate dalla fine della Serie A e con un derby da ribaltare in Europa alle porte, gli ultras del Milan hanno chiamato a sé la squadra al triplice fischio di La Spezia. 

Due minuti in cui hanno esposto le proprie ragioni, ma, dopo i reciproci applausi, tre curva e squadra, i tifosi sono tornati ad incitare giocatori e allenatore. Oggi sono poi stati a raccolta tutti i tifosi, non solo quelli dei gruppi organizzati, a Milanello per provare a caricare la squadra.

Fa strano pensare ad una contestazione per una squadra che ha vinto uno scudetto impensabile nella passata stagione e che si trova altrettanto impensabilmente in semifinale di Champions. 

La sensazione, avvalorata dalle parole di Pioli («Ci hanno spronato a dare il massimo»), è che si tratti di un patto per portare a termine questa annata calcistica nel migliore dei modi. Per non vedersi sfuggire di mano tutti gli obiettivi rimasti e anche per giocarsi fino all’ultimo una sfida sentita come la stracittadina con l’Inter e che aprirebbe le porte ad una finale di Champions.

Foto: LaPresse

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