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Monza e Fiorentina sorridono contro Napoli e Udinese. Verona, col Torino caduta che fa male

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All’U-Power Stadium di Monza è arrivata la quarta sconfitta stagionale del Napoli. Gli azzurri, già campioni di Italia, si arrendono infatti 2-0 al Monza di Raffaele Palladino sotto i colpi di Dany Mota Carvalho e dell’ex Andrea Petagna. Spalletti fa un po’ di turnover, a partire dal portiere (in campo Gollini) e soprattutto in avanti dove Elmas e Zerbin affiancano Osimhen.

Al 18’ i padroni di casa passano in vantaggio grazie a Mota Carvalho che insacca a porta vuota dopo il tocco sotto di Pessina a scavalcare Gollini. I campani provano a reagire, ma Rrahmani di controbalzo calcia alto e Anguissa trova sulla sua strada Di Gregorio.

La ripresa si apre con Kvaratskhelia in campo, ma anche con il raddoppio brianzolo grazie all’ex Petagna che raccoglie una respinta di Gollini e lo batte con un tiro a giro sul secondo palo. Il Monza sfiora il tris con Mota Carvalho e resiste al ritorno del Napoli: Di Gregorio salva su Olivera e Zielinski.

Stesso risultato anche al Franchi dove la Fiorentina piega l’Udinese con le reti di Castrovilli in apertura e Bonaventura in chiusura. La squadra di Vincenzo Italiano parte meglio, colpisce un palo con Duncan e subito dopo passa in vantaggio con il proprio numero 10 che raccoglie una corta respinta aerea di Becao. La Viola insiste: gol annullato a Barak, conclusione alta di Biraghi e palo di Brekalo.

La ripresa si apre ancora con i padroni di casa in avanti, ma Kouamé non trova il colpo vincete, mentre Lovric conclude al volo senza fortuna: è la prima vera chance dell’Udinese. Dopo la girandola di cambi ci prova anche Samardzic, ma Cerofolini blocca in due tempi, poi Vivaldo colpisce il palo. Allo scadere Bonaventura blinda i tre punti per i toscani, mentre Gonzalez si vede negare la gioia del gol prima da Udogie e poi da Silvestri.

Nel lunch match, invece, caduta pesante del Verona. I gialloblù perdono 0-1 al Bentegodi contro il Torino allenato dall’ex Ivan Juric e vedono complicarsi la corsa salvezza. Il Lecce, che poteva essere superato, rimane avanti di due punti, lo Spezia aggancia gli scaligeri a quota 30 e la Cremonese potrebbe portarsi a sole tre lunghezze qualora vincesse sul campo della Juventus.

A decidere la sfida del Bentegodi un gol dalla distanza di Nikola Vlasic che trova imparabilmente l’incrocio dei pali. Nonostante qualche chance gialloblù, i granata ottengono tre punti sostanzialmente meritati.

Foto: LaPresse

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