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MotoGP, a Le Mans Ducati può calare un ‘Poker d’assi’ che nel Motomondiale manca da 21 anni
Domenica 14 maggio Ducati avrà un appuntamento con la storia più unico che raro. Quello rappresentato dalla possibilità di calare un poker d’assi sul tracciato di Le Mans. La Casa di Borgo Panigale ha infatti vinto le ultime tre edizioni del GP di Francia con altrettanti piloti diversi (Danilo Petrucci nel 2020, Jack Miller nel 2021 ed Enea Bastianini nel 2022). È evidente come il tema sia d’attualità, alla luce dei nomi che mancano all’appello.
Chi sono i ducatisti più incisivi del 2023? Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi, entrambi già passati per primi sotto la bandiera a scacchi nella stagione corrente. Seguono, in seconda battuta, Luca Marini (sesto in campionato), Jorge Martin (inconcludente, ma sempre velocissimo), Alex Marquez (tra i cui estemporanei picchi di rendimento del passato c’è una piazza d’onore ottenuta proprio sul Bugatti Circuit) e Johann Zarco (eterno compiuto, ma potenzialmente galvanizzato dall’appuntamento di casa, dove si fregiò del primo podio della carriera).
Andiamo a spiegare perché l’argomento di cui sopra va seguito con grande attenzione. Sapete quante volte è capitato, nella storia del Motomondiale, che la stessa Casa abbia vinto per 4 anni di fila sulla stessa pista con 4 piloti diversi? La risposta l’avrete guardando il numero di dita presenti sulla vostra mano. È una dinamica rarissima, di cui è doveroso ricordare i pochi precedenti.
MotoGP, quando la prossima gara? GP Francia 2023: programma, orari, tv, calendario completo
- GILERA (Spa-Francorchamps). Il marchio toscano ci riesce in Belgio, dal 1952 al 1955. I centauri coinvolti sono Umberto Masetti, Alfredo Milani, Geoff Duke e Giuseppe Colnago.
- MV AGUSTA (Assen). L’azienda varesina compie l’impresa in Olanda dal 1959 al 1962 con John Surtees, Remo Venturi, Gary Hocking e Mike Hailwood.
- SUZUKI (Spa-Francorchamps). Ancora in Belgio, ma stavolta è la Casa di Hamamatsu a firmare il poker. Fra il 1976 e il 1980 si impongono John Williams, Barry Sheene, Wil Hartog e Dennis Ireland.
- HONDA (Brno). Poteva mancare l’Ala? In Repubblica Ceca, dal 1996 al 1999, trionfano Alex Crivillè, Mick Doohan, Max Biaggi e Tadayuki Okada.
- HONDA (Mugello). L’unica volta in cui un marchio si è spinto addirittura a cinque affermazioni di fila con cinque piloti diversi. Fra il 1998 e il 2002 HRC primeggia con Mick Doohan, Alex Crivillé, Loris Capirossi, Alex Barros e Valentino Rossi.
Va effettuata una doppia postilla sul caso numero tre. In primis è doveroso specificare come Spa-Francorchamps 1979 sia stata una gara controversa, boicottata da tutti i piloti di vertice a causa delle scarse condizioni di sicurezza, dinamica che ha sicuramente propiziato la “quadrilogia Suzuki”.
Cionondimeno, bisogna sottolineare come la Casa di Hamamatsu abbia vinto in Belgio anche nel 1980 e nel 1981, rispettivamente con Randy Mamola e Marco Lucchinelli. Dunque, Suzuki si è spinta a trionare nello stesso GP con sei uomini differenti nell’arco di sei anni! Tuttavia, le ultime due affermazioni hanno avuto come palcoscenico Zolder.
Detto questo, il succo non cambia. Anzi, diventa ancor più ricco. Perché non solo domenica Ducati punta a qualcosa che nel Motomondiale capita “a ogni morte di papa”, ma potrebbe realizzare un’impresa inedita nell’epoca della MotoGP. D’altronde, i cinque precedenti risalgono tutti alla 500cc con un leggero “sconfinamento” di Honda nell’era corrente. Pertanto, domenica 14 maggio 2023 può essere un giorno storico sia per la classe regina che per l’azienda di Borgo Panigale.
Foto: MotoGPpress.com