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MotoGP, Enea Bastianini e “l’opportunità nella difficoltà”. Il suo 2023 deve ancora iniziare, ma potrà essere scintillante

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Enea Bastianini

Nel 2022, Enea Bastianini ha bruciato le tappe nel senso più letterale del termine. Nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo vincere 4 GP, tenendo un rendimento tale da consentirgli di scardinare gerarchie non scritte in seno a Ducati. Jack Miller era considerato alla stregua di uno yogurt, aveva una scadenza. Dopodiché, nel Factory Team, il suo posto avrebbe dovuto essere preso da Jorge Martin.

Invece “la Bestia” ha fatto un sol boccone dello spagnolo, scavalcandolo prepotentemente pur partendo più indietro nella “scala sociale” dei piloti sotto l’ala di Borgo Panigale. Il madrileno si è quindi trovato “bloccato” sul satellite Pramac. Viceversa, il riminese ha effettuato un doppio balzo, passando da una moto vecchia di un anno in un team clienti a una Desmosedici nuova fiammante nella squadra principale dell’azienda.

Purtroppo la sua Ducati è, ancora adesso, nuova fiammante, non essendo praticamente mai stata usata! Si fosse superstiziosi, partirebbero ipotesi legate a maledizioni o malocchi tirati da qualcuno contro Enea, in quanto il suo 2023 di fatto non è ancora esistito. Fratturatosi la scapola nella Sprint di Portimao dopo un contatto con Luca Marini, ha dovuto disertare i GP di Argentina e Stati Uniti, tentando il rientro a Jerez la Frontera. Ha però dato forfait già sabato a causa del troppo dolore all’articolazione offesa, chiamandosi poi fuori finanche dal Gran Premio di Francia.

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L’inusuale “pausa primaverile” è provvidenziale nell’economia della stagione di Bastianini, il cui 2023 potrà iniziare per davvero solo al Mugello, dove si correrà a metà giugno. Ormai vincere il Mondiale, eventualità che avrebbe rappresentato un’impresa titanica (bisogna tornare al 1973 per trovare un centauro che, diventato compagno di squadra del Campione del Mondo in carica, riesce a batterlo al primo colpo), è fuori portata.

Cionondimeno, la brutta situazione corrente potrebbe rappresentare un’opportunità per il proseguo dell’anno. L’infortunio sgrava “la Bestia” da qualsiasi confronto diretto con Francesco Bagnaia, disinnescando, seppur in maniera brutale, una potenziale dicotomia distruttiva interna al Factory Team di Borgo Panigale. Nessuno può mettere in discussione il ruolo di Pecco quale #1 di casa Ducati, ma con 15 gare ancora da disputare, il riminese avrà la possibilità di costruirsi un 2023 di rilievo senza pressioni o ansie, correndo “libero” come ha fatto nel 2022, quando ha superato ogni più rosea aspettativa.

Affinché questo accada, è però necessario ritrovare appieno l’integrità fisica. In tal senso, il mirino è puntato sul 9 giugno, giorno in cui inizierà il weekend del Mugello e (si spera) l’intera stagione di Bastianini. Tutto quanto accadrà nei 30 giorni che ci separano da quella fatidica data dovrebbe essere propedeutico all’obiettivo di essere pronto per il GP di casa.

Insomma, la “falsa partenza” potrebbe finanche tramutarsi in una chance da sfruttare. Quella di gareggiare a briglia sciolta pur essendo parte di una squadra ufficiale, dove ci sono oneri più gravosi rispetto alle strutture private. Chissà che, almeno da metà giugno in poi, Enea non possa tornare quel forgiatore di gioielli, perlopiù inattesi, come è stato nel 2022. Ci sono ancora tante pagine nel libro del 2023, tutte intonse e da riempire.

Foto: MotoGPpress.com

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