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MotoGP, Francesco Bagnaia e il tabù Le Mans: mai sul podio in carriera nella ‘classe regina’
Francesco Bagnaia si appresta a sfidare una delle sue ‘bestie nere’, ovvero il circuito Bugatti di Le Mans. Se ci riferiamo alla MotoGP, sono ben pochi i contesti in cui il ventiseienne piemontese fatica maggiormente di quanto non faccia in quello francese. Se mettiamo in relazione il numero di presenze ai risultati ottenuti, ci renderemo conto di come, in terra transalpina, per Pecco il piatto pianga.
Sono quattro i GP di Francia disputati nella classe regina da Bagnaia. Il piazzamento più lusinghiero è il 4° posto ottenuto nel 2021 con una grande rimonta. Ci fu però un certo rammarico, perché il weekend venne compromesso da una pessima qualifica (sedicesimo) e il podio sfumò a causa di una penalità comminatagli per aver superato il limite di velocità in corsia box nel momento del cambio moto.
Nel 2020, sotto l’acqua, era arrivata un’anonima 13ma piazza. Nelle altre due occasioni, il piemontese è invece caduto. Nel 2019 in seguito a un contatto con Maverick Viñales, nel 2022 tutto da solo, disunendosi subito dopo aver subito un sorpasso da Enea Bastianini. Insomma, nella top-class Pecco ha incamerato solo amarezze, chiudendo peraltro metà delle proprie esperienze francesi nella ghiaia.
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Situazione singolare, poiché il primo podio di Bagnaia nel Motomondiale arrivò proprio a Le Mans, grazie al 3° posto in Moto3 nel 2015. Inoltre, in Moto2, il piemontese si è fatto valere sia nel 2017 (2° dietro a Franco Morbidelli) che nel 2018 (quando vinse). Eppure, una volta effettuato il salto nella classe regina, il rapporto con il Bugatti Circuit si è deteriorato.
Quattro presenze in MotoGP, nessun podio. Fra tutti gli autodromi attualmente presenti in calendario, solo il Montmelò dice peggio a Pecco. La pista catalana è la sua ‘bestia nera’ per antonomasia, anche alla luce di quanto accaduto nelle categorie formative. Quella, però, verrà affrontata a settembre. Adesso c’è da domare la belva transalpina, nella speranza di ritrovare con essa quel feeling perduto nel momento in cui è salito in sella alla Ducati.
Foto: MotoGPpress.com