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Perché Primoz Roglic potrebbe perdere il Giro d’Italia per ‘colpa’ di…Cort Nielsen! Quei 4 secondi…

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Una sfida praticamente alla pari. Diciannove tappe e solamente ventisei secondi a dividere il primo ed il secondo della classifica generale: un distacco minimo quello tra Geraint Thomas e Primoz Roglic alla vigilia della cronoscalata del Monte Lussari al Giro d’Italia 2023.

Il britannico della Ineos Grenadiers conserva la Maglia Rosa e domani partirà con il simbolo del primato sulle spalle, potendo gestire un margine, che è davvero minimo, sullo sloveno alla vigilia della passerella conclusiva a Roma.

I valori sembrano davvero alla pari: a cronometro il gallese era apparso leggermente superiore, mentre in salita forse lo sloveno ha dimostrato di avere qualcosina in più. Visto che domani ci sarà una cronoscalata, con un primo tratto pianeggiante, sembra praticamente impossibile poter fare un pronostico.

Ciò che si può dire è che Roglic si è affidato tanto alla giornata di domani, magari preferendo non esagerare in queste due tappe, soprattutto oggi dove si è gestito e poteva avere qualcosa in più. A dimostrarlo è stato lo sprint finale, con qualche rimpianto di troppo: in vetta alle Tre Cime di Lavaredo a precederlo per pochissimo è stato un velocista, Magnus Cort Nielsen, andato in fuga sin dal mattino, che lo ha privato dell’abbuono (sarebbero stati 4”).

Un piccolo favore a Thomas, ma la colpa è soprattutto di Roglic, che poteva scattare prima, e della sua Jumbo-Visma, che ha preferito disinteressarsi della fuga quando poteva tenerla a bada e concedere al proprio capitano la possibilità di giocarsi la vittoria e i secondi di abbuono.

Foto: Lapresse

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