Pallavolo

Quanti punti ha fatto Paola Egonu nella Finale di Champions League? Prestazione irreale

Pubblicato

il

Il volley è lo sport di squadra per eccellenza, quello in cui passare la palla ai compagni diventa una prerogativa fondamentale per fare punto, quello in cui si ha diritto a tre tocchi per buttare il pallone nella metà campo avversaria. In questa disciplina è praticamente impossibile “vincere da soli”, ma quanto ha fatto Paola Egonu nella Finale della Champions League ha qualcosa di surreale. L’opposto è stata la motrice assoluta, la trascinatrice indemoniata, la leader indiscussa. Semplicemente la miglior giocatrice della massima competizione europea, MVP maestoso e magistrale in grado di guidare in maniera perentoria il suo VakifBank Istanbul verso la vittoria contro l’Eczacibasi Istanbul.

Paola Egonu ha confezionato quella che probabilmente è la sua miglior prestazione a livello individuale in carriera, considerando anche l’importanza dell’incontro. Al PalaAlpitour di Torino ha giganteggiato dall’inizio alla fine, sciorinando un repertorio di colpi semplicemente strepitoso, risultando dominante in ogni contesto e surclassando Tijana Boskovic nell’atteso scontro diretto che semplicemente non è esistito. La corazzata giallonera ha conquistato il trofeo più importante, chiudendo con il botto una stagione che fino a oggi aveva regalato soltanto la Coppa di Turchia (doppio ko contro il Fenerbahce Istanbul tra Supercoppa di Turchia e semifinale scudetto, sconfitta contro Conegliano nella Finale del Mondiale per Club).

I numeri di Paola Egonu sono stati semplicemente mostruosi nell’atto conclusivo andato in scena nel capoluogo piemontese, dove l’azzurra ha messo le mani sulla terza Champions League della carriera (nel 2019 trionfò con Novara, nel 2021 festeggiò con Conegliano). La 24enne ha messo a segno addirittura 40 punti (2 muri, 1 ace) con il 65% in fase offensiva: uno show strabiliante per il grande addio alla compagine di coach Giovanni Guidetti, visto che nella prossima stagione tornerà in Italia per indossare la maglia di Milano.

Foto: CEV

Exit mobile version