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Rafael Nadal rinuncia al Roland Garros 2023. Il 2024 sarà l’ultimo anno della sua carriera

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Rafael Nadal

Rafael Nadal non disputerà il Roland Garros 2023, salterà diversi mesi, tenterà di rientrare per la Coppa Davis, il 2024 sarà con ogni probabilità il suo ultimo anno. Queste, in sintesi, le comunicazioni arrivate dalla conferenza stampa del mancino di Manacor, assente dai campi ormai dagli Australian Open, in cui ha perso al secondo turno con l’americano Mackenzie McDonald.

Il 2004 era stato l’ultimo anno in cui, nel tabellone principale dello Slam rosso, il nome di Nadal non compariva. Al suo posto, in una successione di eventi che per classifica è quantomeno particolare, entrerà Dominic Thiem: l’austriaco è stato per due volte finalista proprio contro di lui.

Queste le sue parole: “La lesione che ho avuto in Australia non è evoluta come speravo. Ho perso obiettivi strada facendo. Il Roland Garros è impossibile. Sarò assente per la prima volta dopo tanti anni, con tutto quello che significa per me. Non ho intenzione di tornare in campo per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, benché i risultati siano stati di primo livello, per me la quotidianità è stata di livello molto basso. Anche se là fuori contano le vittorie, a livello di lavoro giornaliero, dopo la pandemia, questi anni sono stati molto difficili“.

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E poi arriva anche l’altro annuncio importante: “Sono stati anni complicati, benché mascherati dalle vittorie. Questo è un discorso a parte. Sono arrivato a questo punto senza essere preparato per competere al livello necessario. Devo mettere un punto e a capo alla mia carriera sportiva. Tenterò di rigenerare il mio corpo. Non mi do una data di rientro. Quando sarò preparato, tenterò. La Coppa Davis, a fine anno, può essere un obiettivo. Tenterò di affrontare il prossimo anno con sicurezza, credo che sarà il mio ultimo. Mi piacerebbe poter giocare i tornei che mi piacciono per salutare coloro che mi hanno segnato“.

Sul futuro: “Sto bene, sto meglio di qualche settimana fa. Chi mi conosce sa che non farei una conferenza stampa per dire che non vado al Roland Garros, però è più facile così per spiegare le cose come stanno. Sono triste, ho perso una stagione. Mi sentivo preparato per lottare, ma non a livello fisico. Bisogna accettare le cose. […] Quel che succederà il prossimo anno non lo so. Se tornerò a essere competitivo per vincere Slam non lo so, dopo una lunga inattività è difficile, però perché no. Tenterò di darmi la chance di tornare in campo, e l’intenzione è che sia l’ultimo anno. Poi non sai cosa succede. Tenterò di far sì che il mio ultimo anno non sia da comparsa, di competere al più alto livello, di stare sul tour e competere per lottare per quei titoli“.

Un’idea neanche troppo lontana si chiama Parigi 2024: “Mi piacerebbe giocare quel che è importante il prossimo anno, e le Olimpiadi lo sono, però non lo so“. Va ricordato che il torneo olimpico si giocherà sulla terra del Roland Garros, per la prima volta da Barcellona 1992.

Altri aspetti collegati: “Se mi serviranno wild card, penso che non ci saranno problemi: credo di essermele guadagnate. Faremo le cose nel modo più corretto possibile. […] Sono stati mesi di molti momenti frustranti. Alcune volte bisogna frenare, altrimenti non credo che potrei arrivare al prossimo anno. Ci è costato molto avere continuità di lavoro. Ho bisogno di disconnettermi un po’, e credo sia lo stesso per chi mi è al fianco. arriva un momento in cui l’unica ricompensa è la vittoria. Serve fermarsi e vedere se il corpo si rigenera da solo. Quando sarò pronto, si tornerà“.

Sul termine della sua carriera: “Non mi merito di terminare così. Mi sono sforzato affinché la mia fine non sia questa, in conferenza stampa. Lotterò perché non sia così. Sono soddisfatto perché nella mia vita abbiamo fatto le cose che sembravano convenienti per arrivare ai risultati. Quando è il momento di non tornare a competere, che sia con la soddisfazione di sapere di aver fatto quel che potevo. Vale sempre la pena fare uno sforzo in più. Questa è sempre stata la mia filosofia. Lotterò per questo. Tutto ha un inizio e una fina, Sono solo uno in più tra gli sportivi, attori, artisti, tutte le persone che si sono distinte in qualcosa e sono giunte alla fine. L’anno prossimo finirà una tappa in cui credo siamo stati felici, abbiamo goduto molti momenti che non immaginavamo. Inizierà qualcos’altro che non vedo perché debba essere meno felice. Ora ho piani per i prossimi mesi, userò il fatto di non avere orari e che valga la pena che l’ultimo anno sia speciale. Quel che succederà potranno dirlo il mio tennis e il mio corpo. Se mi risponderanno, spero di fare qualcosa per cui questo sforzo valga la pena“.

Le ultime parole: “Non so come sarà la sensazione di vedere il Roland Garros da qui. Non l’ho mai visto da qui dall’inizio, però dal terzo turno sì (si riferisce al 2016, quando diede forfait prima di esso, N.d.R.). Nel 2009 persi agli ottavi… Una faccia in più di questa vita, lo vivrò come lo vive la maggior parte della gente“. E infine: “Non pretendo di essere esemplare, faccio le cose che credo sia giusto fare e che siano corrette per la mia etica. Non voglio essere l’esempio di chi si fermi troppo presto. Credo che quando siamo deboli mentalmente, bisogna porre rimedio quando ci sono problemi mentali. Bisogna lavorare con professionisti per risolverli. La salute mentale va allenata. Se al primo segnale che le cose non vanno ci fermiamo perché non possiamo smaltire, ci sentiamo frustrati. Se ci frustriamo dal primo momento, diventiamo più infelici. C’è un momento in cui uno fa bene a fermarsi, ma prima deve essersi dato molte opportunità“.

Foto: LaPresse

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