Calcio
Rigori assegnati col Var a distanza. Cos’è successo in Bologna-Juventus? Decisioni prese da Lissone
È il 6′ di gioco quando Orsolini, in area, dribbla Danilo e cade atterra dopo un contatto con il brasiliano. L’arbitro Sozza non ravvisa nulla di irregolare, ma viene richiamato dal Var.
Al Dall’Ara, però, il monitor dedicato al Var non funzionava, per cui il direttore di gara non ha potuto materialmente rivedere l’azione per la quale è stato richiamato da Mazzoleni, Var del match collegato da Lissone.
Non potendo però rivedere le immagini, Sozza ha dovuto affidarsi alla descrizione orale da parte di Mazzoleni che, evidentemente, ha convinto il direttore di gara di Bologna-Juventus che l’intervento di Danilo fosse da rigore.
La Juventus era già stata coinvolta in un precedente analogo: il 22 febbraio 2020, in Spal-Juventus, l’arbitro della gara La Penna aveva assegnato un rigore ai ferraresi dopo aver ascoltato una descrizione tramite walkie-talkie dato che monitor e collegamento Var non funzionavano.
Nessun possibile intervento Var, invece, per la spinta dello stesso Orsolini su Alex Sandro all’inizio dell’azione che ha portato al rigore per il Bologna, episodio contestato dalla Juventus.
Al di là del merito, in quel caso va valutata l’entità del contatto ed è responsabilità del fischietto in campo. Dato che l’arbitro aveva notato e valutato il fallo, Sozza non poteva essere richiamato per rivederlo.
Foto: LaPresse