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Roland Garros 2023, Lorenzo Musetti rivela: “Non sono stato bene”

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Tre set a zero e via. E’ iniziata bene l’avventura di Lorenzo Musetti al Roland Garros 2023. L’azzurro, impegnato nell’ultimo match sul campo n.7, ha sconfitto lo svedese Mikael Ymer (n.56 del ranking) con il punteggio di 7-5 6-2 6-4. Una partita con scambi molto lunghi in cui ha prevalso la maggior qualità su questa superficie del toscano (n.18 ATP).

Un successo non semplice però per quanto è accaduto alla vigilia, come Musetti ha riportato a Vanni Gibertini (Ubitennis): “Sono contento di come ho giocato, anche perché ieri ho avuto una giornata difficile, non sono stato bene, ho avuto problemi di stomaco che sono durati tutto il giorno e non mi sono potuto allenare e non ho potuto idratarmi o alimentarmi al meglio“, ha rivelato il carrarino.

Parlando in maniera specifica della partita: “Mikael è un avversario molto ostico in queste condizioni abbastanza lente, abbiamo visto tutti che le palline si usurano facilmente. Sono stato bravo nei momenti importanti, ho capito meglio come giocare e tatticamente il match è diventato più facile. È stata comunque una partita molto fisica, diverse volte siamo andati tutti e due un po’ sott’acqua, per cui è stata una bella prestazione sia a livello fisico sia a livello tecnico“.

Ci si augura che i problemi fisici siano alle spalle anche perché Musetti è atteso da un percorso non semplice, tenendo conto che il prossimo rivale sarà il russo Alexander Shevchenko e negli ottavi di finale potrebbe incrociare il n.1 del mondo Carlos Alcaraz: “Questo torneo è importante per me, il primo Slam dell’anno non è andato come speravo, poi c’è stato un periodo difficile per me. Adesso sicuramente queste ultime settimane, quelle sulla terra, sono state migliori, quindi mi sento pronto di ricalcare i passi di due anni fa, anche se il tabellone è difficile, ma per arrivare avanti in questi tornei bisogna essere preparati a battere chiunque“.

Le sensazioni del toscano, infatti, sono comunque buone se si parla di tennis espresso: “Queste condizioni di gioco mi piacciono, forse sono quelle nelle quali posso esprimere il mio tennis. È ovvio che c’è un dispendio di energie maggiore, gli scambi durano di più“.

Foto: LaPresse

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