Roland Garros
Roland Garros 2023, Matteo Arnaldi si inchina a Denis Shapovalov in quattro set
Si arrende Matteo Arnaldi, ma senza sfigurare, dimostrando di avere il tennis per certi livelli. Il tennista ligure deve cedere il passo al secondo turno del Roland Garros contro Denis Shapovalov, numero 32 delle classifiche mondiali, con il punteggio di 6-2 3-6 6-3 6-3 in quasi tre ore di partita. L’azzurro si è ritrovato di fronte una delle migliori versioni del canadese, paziente e con pochi bassi nella sua partita, riuscendo a rimanere in partita nel secondo e terzo set. Ora ‘Shapo’, per la prima volta al terzo turno in Francia, attende Carlos Alcaraz, al momento impegnato in campo con il giapponese Taro Daniel.
Il primo approccio alla sfida non mette per nulla fiducia. Il canadese cerca e trova la profondità, mandando a scuola Matteo: mette a segno otto dei primi nove punti della partita ed è break immediato. Shapovalov offre poco e niente al servizio (quattro punti concessi), mentre quando è Arnaldi a far partire lo scambio è una sofferenza, con palle break a profusione: quella buona arriva al settimo gioco ed è 6-2 in 37′.
La seconda frazione non sembra aprirsi nella maniera migliore, con l’azzurro che è costretto a salvare tre palle break in apertura, ma una piccola apertura in serve and volley gli permette di acquisire più fiducia e confidenza nella partita. Sapendo che prima o poi Shapovalov offre qualche chance: e arriva, nel quarto gioco, con l’azzurro bravissimo a sfruttarla. Diventa break di margine, con Arnaldi bravissimo a difenderlo subito dopo e a chiudere la frazione con un vincente di dritto in sventaglio.
Il terzo set vive ora sull’equilibrio, l’azzurro ora sente di potersela giocare al meglio, è leggero in mezzo al campo. Ma non dipende solo da lui, ma anche dal modo in cui Shapovalov approccia. E stavolta il canadese non vuole lasciare spiragli, tornando a spingere. L’azzurro si salva nel quarto gioco, ma nel sesto invece Arnaldi deve arrendersi ad un canadese insospettabilmente solido rispetto al solito. Che continua ad offrire poco e niente al servizio, girando avanti al termine della terza frazione.
Shapovalov continua a rimanere alquanto continuo e attende che la partita venga a lui. Molla il colpo nel quinto gioco, sfruttando la palla break a lui concessa giocando un punto da padrone concretizzata con un vincente di dritto. Il canadese conduce senza troppi patemi, e con cinismo chiude la partita con un altro break, finalizzato con una steccata dell’azzurro.
Arnaldi ha dovuto forzare parecchio durante la partita per provare ad avvicinarsi al livello, e lo spiegano anche i numeri: 24 vincenti ma anche 40 non forzati per l’azzurro, forbice troppo ampia rispetto al 38 pari del canadese. Ancora da lavorare al servizio: poche prime (53%) e palla comunque attaccabile, concedendo 52 punti quando si iniziava dal suo lato, con 16 palle break offerte. Rimane comunque il buono di una sfida giocata con orgoglio e senza paura in larghi tratti, che confermano i suoi passi avanti a livello tecnico.
Foto: Photo LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI