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Roma-Inter 0-2, José Mourinho: “Perso con i più forti d’Italia”. E poi l’attacco…

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La Roma si complica la vita con il ko contro l’Inter nella trentaquattresima giornata di campionato. Un ko che spinge indietro i giallorossi, al settimo posto e a cinque punti di margine dalla zona Champions League, con il quarto posto occupato proprio dai nerazzurri.

Ho detto ai ragazzi che ero orgogliosissimo della gente che li ha ringraziati nel giocare questa partita – afferma il lusitano a DAZN – Il nostro stadio è davvero incredibile, come il legame creato con i tifosi. Per me perdere è sempre dura ma sono orgoglioso, abbiamo giocato contro i più forti d’Italia, avevamo giocatori stanchissimi e altri infortunati”. Sulle condizioni fisiche degli infortunati in vista della partita di Europa League: “Non sono ottimista“.

Poi, continuando il suo discorso su DAZN, arriva una frase alquanto piccata: “Al di là del risultato ho solo motivi per essere felici, ci sono episodi nella partita della quale se vuole parlerà la società. Non io perché sono stato distrutto sul piano etico, ma sono contento che mi abbia accusato una persona che è stato squalificato per tre anni dal calcio“.

A chi si riferiva José Mourinho? In molti hanno pensato a Raffaele Palladino, ma l’identikit dovrebbe corrispondere a Renzo Ulivieri, presidente dell’assoallenatori, che aveva definito ‘gravi e inaccettabili’ i comportamenti tenuti dal lusitano durante la partita. ìlivieri nel 1986 venne coinvolto nello scandalo del Totonero-bis e venne squalificato per tre anni, riprendendo poi ad allenare nel 1989.

Foto: LaPresse

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