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Scacchi: come sarà il nuovo ciclo Mondiale nell’era Ding Liren? Diversi cambiamenti. E Magnus Carlsen…

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Ding Liren, famiglia, Xie Jun, Richard Rapport

Neanche il tempo di lasciar scorrere le ultime immagini del match mondiale di scacchi che, in questo 2023, ha incoronato Ding Liren a scapito di Ian Nepomniachtchi, che è già tempo di capire cosa succederà nella corsa a sfidare il cinese. Questa, come riferito di sfuggita dalla FIDE, dovrebbe esserci nel 2025, anche se è noto come in molti casi di match iridati le date iniziali abbiano valore puramente aleatorio rispetto a quello che poi effettivamente si decide.

La certezza, ovviamente, è che Ding rimetterà in palio la propria corona. Il lasciapassare per lo sfidante, ovviamente, sarà fornito dal Torneo dei Candidati 2024. Questo ha già una sede: Toronto, Canada, dal 3 al 25 aprile dell’anno venturo. Otto partecipanti, doppio girone all’italiana. Dei pretendenti se ne conosce al momento uno solo: Nepomniachtchi. Il russo, perdendo il match agli spareggi rapid, ha acquisito automaticamente il diritto di tornare a far parte degli otto.

Tre posti verranno assegnati tramite la World Cup 2023, che si disputerà a Baku, capitale dell’Azerbaigian e luogo di nascita di Garry Kasparov, dal 30 luglio al 24 agosto. Ci sarà la partecipazione di 206 giocatori in un tabellone a eliminazione diretta, che prevede minimatch da due partite a cadenza classica ed eventuali spareggi rapid e blitz nel prosieguo. Parteciperà anche Ding Liren, almeno nelle intenzioni iniziali, e qualora dovesse arrivare tra i primi tre il posto nei Candidati verrebbe preso dal quarto. Sul fatto che ci sia anche Magnus Carlsen torneremo più in là.

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Due ulteriori posti arriveranno dal FIDE Grand Swiss 2023, torneo a sistema svizzero destinato a disputarsi dal 23 ottobre al 6 novembre sull’Isola di Man. In merito ai partecipanti di questo evento regna ancora un importante mistero, ma ci sarà chiaramente un’alta rappresentanza di superGM dato il valore.

La grande novità è rappresentata dal Circuito FIDE 2023. Si tratta, in sintesi estrema di una serie di tornei con precise caratteristiche che riunisce un’importante quota di giocatori al top a livello mondiale. Chi andrà ai Candidati sarà il vincitore, che però dovrà aver incontrato due requisiti fondamentali: aver giocato un minimo di cinque tornei eleggibili per tale Circuito di cui quattro con cadenza classica. La somma finale dei punteggi è determinata sui cinque migliori. Al momento sono davanti Levon Aronian, armeno che ora gioca sotto bandiera USA, e l’indiano Dommaraju Gukesh, noto al mondo come Gukesh D.

L’ultimo posto è assegnato tramite il principio del più alto rating ELO nella classifica FIDE a gennaio 2024. In questo caso, però, vale un’altra clausola, e cioè che il giocatore considerato abbia disputato quattro tornei a cadenza classica nel Circuito FIDE. Il che, probabilmente, si spiega con il voler evitare altre situazioni alla Ding Liren, per il quale un pezzo di storia è passato anche dal giocare 26 partite in pochissime settimane per rientrare nei Candidati 2022, e il resto è storia.

Magnus Carlsen, si diceva. Il norvegese, tuttora numero 1 al mondo come lo è dal 2010, sarebbe in teoria il più qualificato di tutti per arrivare a giocarsi la chance di riprendersi il titolo contro il cinese. Al momento, però, l’idea di una sua partecipazione ai Candidati appare più che lontana. In una recente intervista, Carlsen ha infatti dichiarato che c’è meno dell’1% di probabilità che torni a giocare il torneo che porta verso la sfida al titolo mondiale.

Foto: FIDE / Anna Shtourman

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