Superbike
Superbike, Toprak Razgatlioglu lascia la Yamaha a fine anno
Non sono pochi i piloti in scadenza di contratto nel Mondiale 2023 di Superbike. Tra questi c’è anche il turco Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK). Ebbene, la notizia è che dopo quattro stagioni sotto l’insegna della scuderia dei tre diapason, Razgatlioglu lascerà la Casa giapponese, anche se non si conosce quale sarà la sua nuova destinazione.
Il turco ha sicuramente lasciato il segno a Iwata, riportando l’iride nel 2021, dopo che l’ultimo a fregiarsi del titolo mondiale nella categoria delle derivate di serie su due-ruote era stato l’americano Ben Spies nel 2009. Per Toprak una storia con la Yamaha, quindi, ricca di soddisfazione, condita da 13 successi e 29 podi in 37 gare nel campionato di due anni fa, che gli hanno permesso di porre fine alla striscia vincente del nord-irlandese Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK).
L’anno passato Razgatlioglu ha conquistato 14 vittorie nelle singole manche, concludendo in piazza d’onore, alle spalle dello spagnolo Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), mentre in questo 2023, dominato da Bautista, ha vinto la Superpole Race a Mandalika (Indonesia) e ottenuto 11 podi in 12 gare.
“Voglio rivolgere un grande ringraziamento a tutta la famiglia Yamaha per l’amore e il rispetto che mi hanno dimostrato. Vincere il Campionato del Mondo era il mio sogno quando ho firmato con Yamaha e insieme abbiamo raggiunto quell’obiettivo. Per la prossima stagione sento di aver bisogno di una nuova sfida. C’era un’opportunità in MotoGP™ ma con quella moto non ho avuto lo stesso feeling che ho con una superbike. Se resto nel WorldSBK avrò bisogno di un nuovo obiettivo, di una nuova ambizione. Mi dispiace lasciare Yamaha, sia la Casa che le persone dato che abbiamo un ottimo rapporto ma cambiare fa parte dello sport ed è normale per qualunque professionista. Quindi un grande grazie va a Yamaha Motor Company, Yamaha Motor Europe, Yamaha Motor Turkiye, al team Pata Yamaha Prometeon WorldSBK e specialmente al mio gruppo, tutti loro hanno lavorato davvero duramente per me“, le parole del turco.
Foto: LaPresse